“Ci uniamo al coro degli studenti contro la legge Aprea-Ghizzoni cosicché la loro voce giunga nitida e chiara fino a Palazzo Madama e Palazzo Chigi”.
Emanuela Arcaleni, responsabile regionale del dipartimento Scuola dell'Italia dei Valori, prende spunto dalla visitaa Perugia del ministro Profumo per sostenere la protesta (civile, ben inteso) degli studenti. “Al netto degli scandali veri o presunti, l'Italia dei Valori è l'unica forza in Parlamento a battersi contro questa sciagurata legge che consente ai privati di finanziare la scuola pubblica in cambio di programmi su misura. Un'alterazione che fa regredire a livello di spot pubblicitario una delle istituzioni più preziose del Paese, per giunta con il convinto sostegno del ministro Passera e dello stesso Monti, il quale dagli schermi televisi diffonde clamorose patacche, accusando la classe docente di corporativismo, dimostrando un'insolenza mai vista e un'ingratitudine rara nei confronti degli insegnanti, costretti quatidianamente a mettere toppe sulle infinite manchevolezze dello Stato.
Permettere a un privato di mettere voce nei programmi didattici per avere in cambio un ritorno economico - sostiene l'Arcaleni - è una bestialità che neanche Berlusconi sarebbe stato capace di pronunciare.
Indiscrezioni di questi giorni riportano che, ora, anche il Pd voglia finalmente pronunciare la sua contrarietà in Commissione cultura del Senato, dove il progetto di legge giace. Saremmo davvero felici di averli al nostro fianco per fermare questo obbrobrio”.

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