''Non soddisfa a pieno'' Coldiretti e Confcommercio dell'Umbria l'approvazione, da parte del Consiglio regionale, della legge che prevede ''Norme per il sostegno dei gruppi di acquisto solidale e popolare (Gasp) e per la promozione dei prodotti agroalimentari a chilometri zero, da filiera corta e di qualita'''.

Le organizzazioni, infatti, rileva una nota congiunta, avevano presentato e sostenuto l'emendamento finalizzato alla riduzione di un punto percentuale dell'Irap per le imprese esercenti attivita' di ristorazione, anche abbinata ad attivita' ricettiva, aventi sede legale ed operanti nel territorio regionale che si fossero approvvigionate, per almeno il 35% del costo totale delle materie prime, di prodotti agricoli da filiera corta, a chilometro zero e di qualita'. Questo beneficio - prosegue la nota citando la legge approvata - sara' riconosciuto solo attraverso una legge successiva, con la quale la Regione ''puo'' riconoscere la riduzione dell'aliquota Irap tra lo zero e lo 0,92. ''Il testo licenziato dal Consiglio regionale - ha commentati Luciano Ioni, presidente della Confcommercio dell'Umbria - e' sensibilmente piu' debole rispetto a quello che ci saremmo aspettati. La collaborazione con il consigliere Oliviero Dottorini, primo firmatario della legge, che aveva dimostrato sensibilita' nei confronti delle nostre richieste, ci aveva fatto sperare fino all'ultimo che questa norma potesse riconoscere anche il ruolo delle imprese della ristorazione, che esercitano una funzione attiva per la valorizzazione delle produzioni locali, di qualita'''.

''Pur cogliendo in maniera positiva l'introduzione del principio del Km zero e della filiera corta, cio' che ora chiediamo - sottolinea Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria - e' che la Regione colga la portata innovativa dell'emendamento che avevamo presentato e che si attivi al piu' presto dando concretezza all'impegno che si e' assunta, in tempi rapidi e con una riduzione dell'Irap in misura significativa, perche' sia consentito creare un legame virtuoso fra ristorazione e prodotti agricoli locali, sempre piu' rilevante in un'ottica di consumo consapevole e valorizzazione del territorio umbro''. ''Questo - concludono i presidenti di Confcommercio e Coldiretti - per valorizzare la forte azione sinergica che stanno svolgendo le due Associazioni di Categoria, volta a dare un nuovo contributo, affinche' il valore aggiunto prodotto dalle imprese umbre rimanga sul territorio''.

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