PERUGIA - Prevede misure piu' incisive per la salvaguardia del patrimonio ittico e delle specie di maggiore interesse naturalistico il nuovo Regolamento per la pesca professionale e sportiva approvato dalla Giunta regionale dell'Umbria, su proposta dell'assessore alla Pesca Fernanda Cecchini.

Tra le novita' del provvedimento, che sara' operativo gia' per la stagione di pesca il 27 febbraio prossimo, l'innalzamento delle misure minime di cattura per le specie a rischio, come anguilla, luccio e tinca che, secondo i dati della Carta ittica regionale, risultano in regressione demografica, mentre per il barbo e il cavedano sono individuati periodi di divieto di prelievo legati alla fase di riproduzione.

Il Regolamento (articoli 3 e 4) - riferisce la Regione in un comunicato - definisce gli attrezzi consentiti per la pesca professionale e sportiva, per la quale non viene, ad esempio, piu' contemplato l'uso della bilancella, ormai considerata in disuso e attrezzo di larga cattura.

L'articolato fornisce indicazioni su modalita' e tempi di pesca consentiti, disciplina i periodi di divieto e le eventuali limitazioni dei capi prelevabili, la lunghezza minima delle specie prelevabili e commerciabili, le eventuali limitazioni dei capi catturabili durante lo svolgimento della pesca sportiva, le prescrizioni generali di comportamento nell'esercizio della pesca e le procedure (art.6) di rilascio, compilazione e restituzione del tesserini di pesca, oltre alle modalita' di svolgimento delle manifestazioni delle gare di pesca e nei laghetti di pesca.

Secondo l'assessore Cecchini, ''il nuovo Regolamento offre una maggiore tutela e valorizzazione delle specie autoctone e salvaguarda i sistemi acquatici dell'Umbria. Grazie ai costanti aggiornamenti della Carta ittica regionale - afferma l'assessore - abbiamo acquisito informazioni precise sullo stato di qualita' delle acque e, soprattutto, sullo stato delle comunita' ittiche di ogni corso d'acqua della regione. Nell'articolato vengono quindi definite le misure di conservazione piu' opportune per le specie che necessitano di maggior tutela''.

''Ma anche per nella tutela degli ecosistemi acquatici - conclude Cecchini -, sono stati fatti importanti passi avanti. Per la prima volta viene ad esempio indicato il limite alla quantita' di pastura che ogni pescatore puo' utilizzare giornalmente. Opportune deroghe sono previste per gare di carattere nazionale ed internazionale''.

Il Regolamento, frutto di un ampio percorso di partecipazione nelle Commissioni consultive per la pesca professionale e per la pesca sportiva, accoglie alcuni degli emendamenti presentati dalle competenti Commissioni consiliari. In Umbria esercitano la pesca sportiva circa 16 mila pescatori. A questi si aggiungono, almeno il giorno della apertura della pesca, alcune centinaia provenienti da fuori regione, mentre sono circa 100 i pescatori di professione.
 

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