E noi che ci scandalizzavamo dell'immunità di Berlusconi, a sentire le notizie che provengono dal paradiso del liberismo le cose non sono poi così tanto differenti dall'Italia. Secondo la stampa USA i vertici del Fondo Monetario internazionale si trovano oggi davanti alla difficile decisione se chiedere o meno l'immunità diplomatica per il direttore generale Dominique Strauss Kahn. A scriverlo non è il giornale del KKE ma il Financial Times. Il FT oggi spiega infatti che, in base allo statuto dell'Fmi, i suoi funzionari «sono immuni da processi giudiziari per azioni espletate nella loro capacità ufficiale, salvo quando il Fondo revoca tale immunità».

Avete capito bene, immuni dai processi senza che nessun parlamento li abbia eletti. Belusconi a questi gli fa un baffo. Del resto per violentare interi popoli con le ricette neoliberiste non si può essere sottoposti a nessuna regola. In poche parole Strauss Kahn e la sua cricca sono una sorta di semidei ai quali tutto è permesso, per cui potrebbero usare la clausola dell'immunità per evitare di finire in cella. Al momento nè l'Fmi, nè i legali di Strauss Kahn hanno tuttavvia accennato alla possibilità di appellarsi all'immunità per l'accusa di violenza sessuale. Fonti citate dal quotidiano, suggeriscono che è improbabile che l'Fmi decida di mettersi di traverso alla giustizia americana su questa vicenda anche se potrebbe farlo. Chissà cosa penseranno di questo aspetto i popoli che in questi venti anni sono stati massacrati dalle ricette partorite da questi personaggi in nome del rigore liberista.

Fonte:controlacrisi.org

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