Appalto ristorazione sanità: Cardinali (Cgil), no all'ennesimo massimo ribasso
PERUGIA - "L’ennesimo appalto al massimo ribasso rischia di compromettere i già precari diritti di oltre 200 lavoratrici e lavoratori che si occupano della ristorazione nella sanità in Umbria”. Ad affermarlo è Stefania Cardinali, segretaria regionale della Cgil dell’Umbria.
“Proprio in questi giorni stiamo lavorando per definire un protocollo d’intesa con la Regione Umbria sugli appalti - spiega la sindacalista - che ha come obiettivo quello di introdurre elementi di garanzia, in primo luogo come argine a qualsiasi tentativo di infiltrazione della criminalità, e poi a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, che sono sempre i primi a pagare ad ogni cambio d’appalto. E anche la gara in corso per i servizi di ristorazione nella sanità in Umbria, che vede la Regione come ente appaltante, deve necessariamente tenere conto di questi aspetti e non guardare meramente al risparmio economico”.
“Di certo, conclude Cardinali, come organizzazione sindacale tuteleremo i lavoratori dell’appalto con ogni azione possibile”.
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