In una Italia attanagliata da una crisi economica che dura da anni e che ha prodotto una disoccupazione drammatica ed una precarietà inaccettabile, disuguaglianze sempre più profonde , con uno stato sociale ogni anno più lontano dai bisogni reali della popolazione , in questa Italia è facile innescare processi di contrapposizione tra chi lavora e chi no, tra chi un contratto di lavoro ce l’ha e chi no, tra il pensionato e chi teme che non avrà accesso alla pensione,tra i giovani e gli anziani- quando il bisogno attanaglia il vivere quotidiano ed i problemi incombono su di noi - invece di crescere la solidarietà e la comprensione – crescono l’intolleranza e l’egoismo siamo portati dapprima a colpevolizzarci come se questo dipendesse dalla nostra volontà e successivamente a rivolgere la rabbia e il disagio verso l’esterno.
In questo contesto è facile attrarre consenso dando in pasto a chi sta male, a chi vede ogni giorno peggiorare la propria situazione, un bersaglio su cui scaricare responsabilità .
“Abbaiare non è alzare la testa” – alzare la testa lo si fa con parole ponderate e sagge ,con l’uso della ragione e con la partecipazione solidale e consapevole di tutta la società.
“Alzare la testa “non lo si fa individuando ogni giorno un nuovo nemico su cui scaricare le responsabilità che invece dovrebbero essere assunte da chi è preposto ad amministrare la cosa pubblica.
“Alzare la voce “ oggi in Italia serve soltanto , a chi intende incentivare lo scontro tra le varie miserie per mietere un facile consenso , serve a chi in modo irresponsabile e spregiudicato soffia sul fuoco del malcontento senza preoccuparsi delle conseguenze ,degli strappi e delle lacerazioni che possono prodursi nel tessuto sociale.
In Italia oggi noi dell’ANPI assistiamo con sgomento e preoccupazione al tristissimo spettacolo di piazza da parte di chi è preposto e dovrebbe proteggere l’ordine pubblico e la sicurezza sociale ed invece è fomentatore di divisione e di odio.
Certo è facile e non ci sono costi economici per abbaiare contro l’ Europa, i migranti, i rom, le famiglie arcobaleno, la ius soli - ma attenzione perché il costo culturale,morale ed etico che dovremmo pagare per questi comportamenti sarà pesantissimo se non riusciremo a trovare la formula ed il progetto aggregante capace di unire le diversità per farne una ricchezza spendibile socialmente.
ORA E SEMPRE RESISTENZA

La Presidente
Mari Franceschini
 

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