“Dobbiamo rimuovere, ancora prima dell’amianto, l’idea che questa fibra così pericolosa non sia presente in maniera consistente nella nostra regione. Da questo punto di vista l’azione delle nostre istituzione a partire dalla Regione dell’Umbria è invece di immobilismo e silenzio”. Ad affermarlo in una nota è Vasco Cajarelli della Cgil dell’Umbria, responsabile della vertenza amianto per il sindacato. "Sono tre anni che insieme a Cisl e Uil abbiamo presentato una piattaforma sulla problematica dell’amianto, con proposte e richieste specifiche, sulle quali, però, non si è mai aperto un confronto”, continua Cajarelli. “Eppure, anche nell’ultimo iniziativa svolta venerdì 12 ottobre a Fa’ la Cosa Giusta Umbria - continua Cajarelli - l’Inail ci ha confermato che in Umbria come in Italia le vittime accertate di malattie amianto correlate superano e non di poco il numero già inaccettabile di morti sul lavoro. E allora, anche in vista della manifestazione nazionale del 6 novembre, con la quale chiederemo al governo nazionale di affrontare seriamente la questione amianto, torniamo a sollecitare la Regione Umbria, per alcuni interventi prioritari: una mappatura vera della presenza dell’amianto in Umbria; una campagna informativa sui rischi dell’amianto a partire dalle scuole; il finanziamento di una bonifica complessiva”.

Perugia, 17 ottobre 2018

 

 

 

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