AMELIA - Abbiamo preso nota dell’ordinanza del Comune di Amelia che stabilisce i criteri per la concessione del buono spesa per acquisti di generi alimentari e prodotti di prima necessità, in riferimento ai 400 milioni di euro finanziati al riguardo dal Governo italiano.

Notiamo purtroppo che ogni Comune ha disciplinato l’accesso in maniera differenziata facendo riferimento a vari parametri rispetto ai componenti del nucleo familiare e alle disponibilità in conto corrente.
La Giunta del Comune di Amelia ha adottato dei criteri a nostro giudizio errati, in primo luogo per la somma minima da erogare: € 100 per componente unico del nucleo familiare aumentata di € 50 per ogni componente aggiuntivo.
Riteniamo che tale cifra sia troppo bassa, anche in riferimento ad altri Comuni del comprensorio che hanno previsto un contributo maggiore, ma soprattutto contestiamo il seguente criterio: “Non potranno beneficiare dell’aiuto i nuclei familiari che hanno più di 2,000 euro di disponibilità in depositi, tra conto corrente e depositi immediatamente esigibili”.
Nella nostra provincia gli altri Comuni hanno adottato diversi criteri per avere diritto al buono spesa, si va dai 5.000 ai 10.000 euro come limite massimo di deposito.
Conosciamo bene i nostri concittadini, soprattutto coloro che sono un po’ in là con gli anni e che, con sacrifici, hanno messo da parte piccole somme, anche per non lasciare debiti ai figli, magari per il funerale o qualche esigenza di salute. Una cifra modesta come 2.000 euro non può escludere dal beneficio tali cittadini o tanti altri in situazioni particolari. Facciamo pertanto appello per una urgente modifica dell’ordinanza.

Lega Spi Cgil Amelia e Amerino

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