AMELIA - “A Fornole, la più grande frazione di Amelia, manca un luogo che dia assistenza e rifugio alle tante persone che ne hanno bisogno, anche attraverso personale qualificato. La nascita di un centro diurno può risolvere più di un problema: evitare l’allontanamento degli anziani dal loro paese e lo spopolamento del borgo di Fornole ma anche aiutare le famiglie sia dal punto di vista economico che pratico e creare nuovi posti di lavoro”.

E’ l’idea lanciata da Cesira Chiapparicci, presidente dell’associazione S.O.S. (soccorso opere sociali), da anni impegnata nel sociale sia a Terni che nella sede di Fornole, nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato il sindaco di Amelia, Riccardo Maraga, il vicesindaco, Franco Santarelli e il Presidente del Consiglio comunale, Marco Tomassini. Si è discusso delle varie problematiche relative a Fornole e dintorni. Con Cesira Chiapparicci che ha espresso il desiderio di realizzare un centro diurno per anziani autosufficienti e non, per evitare tanti penosi ricoveri in altre località.

L’incontro, al quale ha preso parte anche il presidente dell’associazione di protezione civile Ferriera, Antonio Bravi, è stata l’occasione per presentare i lavori artistici, realizzati da sette ragazzi del paese, protagonisti del corso “Artigi@nando”, presentato dall’associazione S.O.S. nell’ambito del progetto Cre@tiv@mente.
Un mosaico e un trittico raffigurante la storia di Maria saranno donati il primo al Comune di Amelia, per abbellire la piazza degli Artigiani, il secondo alla parrocchia del paese.
Durante i laboratori i ragazzi sono stati guidati da due esperti che, oltre ad insegnare loro le varie tecniche artistiche, hanno creato non solo un laboratorio artigianale ma anche un luogo di aggregazione e socializzazione, stimolando le attitudini individuali dei ragazzi.
Si tratta di Giuseppe Pileri per quanto riguarda la pittura acrilica e a olio e Serenella Lumaca per il mosaico e la lavorazione della ceramica.
 

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