AMELIA - Sono circa 3 mila le firme raccolte in 20 giorni da Italia Nostra, Legambiente e Wwf per chiedere alla Regione di occuparsi della diga del Rio Grande, ad Amelia, e riaprire la chiusa di fondo.
 

 In particolare, dopo un'ordinanza della Protezione civile del 9 gennaio scorso che, secondo le associazioni ambientaliste, rischia di portare alla definitiva dismissione delle dighe Para e Ponte Grande, con la petizione Salviamo il Rio Grande gli amerini sollecitano le istituzioni regionali nel farsi carico delle due opere "ed evitare cosi' che le due antiche strutture vengano dismesse con opere e disposizioni volte a determinarne il definitivo abbandono".
 

 I firmatari sottolineano inoltre che la riapertura della chiusa di fondo della diga del Ponte Grande "e' tecnicamente possibile ed e' l'unica soluzione per ripristinare il lago".
 

"Lo scoglio vero - dicono gli ambientalisti - e' rappresentato dalla mancanza di un gestore che rediga un progetto in sanatoria della struttura e supervisioni il piano di rimozione dei fanghi".

 

Condividi