Ambiente - Bazzoffia (FLI): Provincia faccia chiarezza sulle centrali a biomasse
![](http://umbrialeft.it/files/imagecache/grande/centrale-biomasse-v24.jpg)
PERUGIA - Attraverso un apposito ordine dei giorno il Consigliere Provinciale di FLI, Valerio Bazzoffia, chiede che la Provincia di Perugia si faccia promotrice per fare chiarezza sull'iter autorizzativo e sulle garanzie di controllo in merito alle costruzioni di centrali a biomasse.
"Le recenti vicende della centrale di Costano - dice Bazzoffia - hanno portato alla luce alcune problematiche inerenti l'interpretazione delle norme che regolamentano l'intero settore; Regione, Provincia e Comuni hanno l'esigenza ed il dovere di dare risposte precise sia ai cittadini, sia alle imprese che intendono investire nel settore. Va ricordato che la produzione di energia elettrica da una fonte alternativa e rinnovabile, quale il biogas, è un opportunità di lavoro e di riqualificazione di un comparto, quale quello agricolo-zootecnico, che ha bisogno proprio in questo momento storico, di nuove prospettive.
L'intera partita, però, si scontra con la diffidenza della collettività, che pone la produzione di biogas alla stregua di un industria insalubre. Per questo motivo, - conclude Bazzoffia - la politica ha il dovere di fare chiarezza nel merito, tanto più che dopo la bocciatura del nucleare, va ricercata quanto prima la via maestra che porta alla produzione di energia da fonti rinnovabili".
![Condividi](/sites/all/modules/addtoany/images/share_save_171_16.png)
Sabato
18/02/12
11:23
Ma come si fa! Il consigliere provinciale di FLI, ex responsabile provinciale della settore propaganda di AN, che è anche vicesindaco della amministrazione comunale di centro-destra del comune di Bettona ora chiede che venga fatta chiarezza sulle centrali a biomasse, quando nel nostro comune hanno già approvato un progetto per trasformare il depuratore zootecnico in impianto a biomasse per la produzione di bio-gas. Ma la consulenza dell'Ing. Prof. Baruchello, che ha già richiesto il pagamento di una parcella di 30 mila euro, non poteva aspettare che venisse fatta prima quella chiarezza oggi chiede alla Provincia.
Un tempo la "propaganda" veniva fatta per convincere gli italiani che le cose fossero esattamente il contrario di quelle che erano. L'italia imperiale, il Re d'Italia Imperatore dell'Abissinia, lo strapotere dell'esercito e dell'avizione del ventennio, ecc... Tante stupidaggini che si sono poi rivelate tali.
Qui, il consigliere provinciale Finiano, nel segno propagandistico, sostiene genericamente l'interesse del settore agricolo-zootecnico e non tanto quello
degli imprenditori agricoli-zootecnici del posto. Parla di opportunità di lavoro e di nuove prospettive. Ma quando mai potrà aumentare l'occupazione visto che le produzioni intensive, monocolturali e specializzate, destinate ad alimentare l'impianto, riducono al minimo la manodopera perchè si realizzano oggi soltanto con cantieri meccanizzati. E poi la gestione di un impianto a bio-masse, come quello che vogliono a fare a Costano e a Bettona a confine con Torgiano, quale occupazione potrà mai portare visto che sembra sia sufficiente soltanto una persona. Si parla poi di prospettive, ma quali? Le imprese che oggi chiedono di fare questi impianti vengono tutte dal nord e fanno riferimento a grossi gruppi del settore agro-industriale che si sono accaparrate le quote di realizzazione degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Che dire poi sugli impianti di produzione di bio-gas utilizzando biomassa vegetale! Tutti gli studi condotti hanno dimostrato che occorre più energia di quella che produce questo tipo di impianto. L'affare sulle biomasse si regge unicamente sul fatto che vendendo l'energia elettrica all'ENEL si ottiene un bonus (certificato verde) di 28 centesimi di euro per Kilowattore. I 28 centesimi sono il vero affare per le lobbyes che stanno speculando nel settore.
Quello che si deve sapere invece è che i soldi per pagare i 28 centesimi sono prelevati sulla bolletta dell'ENEL caricata un bel prelievo del 7%, peraltro anche tassato con l'IVA recentemente aumentata dal governo Monti voluto e sostenuto dai berlusconiani e soci. Una riflessione va poi fatta anche sul recente aumento del 4,7% sulla bolletta ENEL. C'è da chiedersi ma con tutti questi impianti alternativi realizzati e in funzione come mai la bolletta aumenta anzichè diminuire? Non sarà che servono altri soldi da sborsare per pagare altri certificati verdi agli speculatori dell'energia cosiddetta verde?
Infine si legge nell'articolo che il Bazzoffia richiama la necessità di fare chiarezza perchè il Comune deve dare risposte chiare e precise ai cittadini. Allora visto che si preoccupa tanto dei cittadini tenga ben presente che i cittadini di Bettona, attraverso varie sottoscrizioni e manifestazioni pubbliche, hanno da tempo rappresentato che non vogliono più depuratori zootecnici come quelli del passato e tanto meno impianti a bio-gas come quello che il comune ha deciso di fare senza preoccuparsi minimamente di consultare la popolazione di cui oggi sembra preoccuparsi.
Si consiglia di promuovere un bel referendum, previsto dalla Statuto Comunale, se è vero che è tanto interessato alle sorte dei cittadini.
Circolo PRC di Bettona