TREVI - Postura perfettamente eretta e bilanciata ed un passo ampio e fluido, il cui ritmo è scandito dal movimento dei bastoncini: il “Nordic Walking”, disciplina finlandese che conta ormai, anche in Umbria, un gran numero di appassionati, è sbarcato a Villa Fabri di Trevi. Nel parco antistante alla villa secentesca, recentemente restaurata e sede del Centro regionale umbro per la biodiversità, davanti ad un panorama mozzafiato di colline ed uliveti, da cui proviene l’olio di eccellenza conosciuto in tutto il mondo, insegnanti specializzati hanno proseguito il loro lavoro di formazione di 14 nuovi istruttori di “Nordic Walking”, proprio mentre, nel salone principale della villa, era in corso di svolgimento il seminario, promosso dalla Regione Umbria, per presentare ed avviare il progetto “Parchi attivi/ Pratica sportiva e sostenibile per la conservazione e valorizzazione dei parchi e dei siti di Natura 2000”: un progetto che intende valorizzare i mille chilometri quadrati degli 8 parchi naturali dell’Umbria e i 105 siti umbri censiti da “Natura 2000”, per un complesso di 150 mila ettari, attraverso la pratica sostenibile di sport dedicati, equitazione, bike, parapendio, sci da fondo, escursionismo, ciaspole, canoa e canottaggio, arrampicata e, appunto, il “Nordic Walking”, con il quale si è aperto oggi a Villa Fabri il ciclo di iniziative, che si concluderà nella primavera del 2012, attraverso cui il progetto verrà presentato e attivato nei diversi parchi ed aree naturalistiche, all’insegna del motto “Uno sport per ciascuna area”.

“Far vivere il parco attraverso il mondo sportivo e la pratica dello sport è una buona idea – ha detto, intervenendo al seminario, Claudio Bellucci, presidente dell’Associazione Nazionale “Nordic Walking” -, e, per quanto riguarda il nostro sport, farlo nei parchi è la sua destinazione naturale. Noi – ha spiegato – siamo seguaci della ‘filosofia’ storica del ‘Nordic Walking’ finlandese, che non è altro che la camminata naturale, o come dovrebbe essere, aiutata dai bastoncini, con l’unico scopo di curare se stessi e la propria salute, a contatto con la natura. I parchi – ha spiegato Bellucci – rappresentano per noi una palestra naturale per stare bene, attraverso un’attività, come il ‘Nordic Walking’, semplice ed economica, che ha il pregio di far muovere il 90 per cento dei muscoli corporei. È lo sport per l’uomo qualunque, del ‘vivere bene camminando’. E oggi i 14 nuovi istruttori che stiamo formando a Villa Fabri, che insegneranno il perfetto stile del camminare a piedi, ci aiuteranno in questo percorso”.

I camminatori, i “nordic walkers” di oggi potranno comunque avvalersi dei ritrovati della moderna tecnologia: un portale nuovo di zecca, presentato durante il seminario di Villa Fabri, offre la possibilità – ha spiegato Leonello Artegiani, presidente dell’“Umbria Nordic Walking”, di avvalersi di sistemi informativi geografici, per determinare percorsi e sentieri, comprensivi del “che tempo farà”. E tutto ciò rivestirà anche un grande valore naturalistico – come ha spiegato il naturalista Mauro Magrini -, per questo come per gli altri sport previsti dal progetto, in quanto metterà gli sportivi “sostenibili” a contatto con la biodiversità, una ricchezza da conoscere e da salvaguardare.

“Il nostro obiettivo è rivitalizzare i grandi parchi naturali e le aree di pregio naturalistico in Umbria attraverso un’attività sportiva sostenibile – ha detto Paolo Papa, dirigente del Servizio Aree Protette della Regione Umbria -, e farne un polo d’interesse anche turistico, dotato di una notevole valenza economica e in grado di generare nuovi posti di lavoro”.

Un gruppo di lavoro metterà concretamente a punto il rapporto fra ciascuna area e la sua vocazione ad ospitare una disciplina sportiva; verrà stilato un “vademecum” o manuale per lo sportivo “ecosostenibile”; saranno predisposti un calendario annuale delle iniziative e campagne di promozione. Oltre allo sport e alla biodiversità, ci sarà spazio nei parchi anche per il cibo di “Slow Food”, che con il “Wwf”, Lipu, Italia Nostra, Lega Ambiente e Federparchi è tra i promotori del progetto: un esempio di prodotti del territorio è stato offerto ai partecipanti al seminario, secondo un menu predisposto da “Slow Food” ed eseguito dallo chef trevano Gherardo Munoz.

 

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