CASTEL GIORGIO - ''La residenza protetta 'Non ti scordar di me' e' un vero centro di eccellenza per la cura e il sollievo delle persone affette dal morbo di Alzheimer, una patologia complessa e di fortissimo impatto clinico e sociale''. E' quanto sottolinea la vicepresidente della Regione Umbria con delega alle Politiche sociali, Carla Casciari, che nei giorni scorsi ha visitato la struttura di Castel Giorgio.

''L'Alzheimer - ricorda - non colpisce pesantemente solo il paziente, ma anche chi gli sta vicino, a cominciare dalla famiglia, che spesso non riesce a gestire con le sole proprie competenze la situazione di un malato con grave inabilita'. Nella residenza di Castel Giorgio - rileva - gli ospiti trovano un ambiente sereno, tranquillo e adatto al recupero di un equilibrio fisico e mentale che la malattia mette quotidianamente in discussione''.

La struttura, nata grazie alla passione e alla volonta' di Vera Benella - e' detto in una nota della Regione - ha dieci anni di storia che descrivono un percorso di qualita' nel trattamento del morbo di Alzheimer; la residenza e', infatti, fra le poche autorizzate in Italia ed accreditata dal Servizio Sanitario regionale per il trattamento esclusivo di persone affette da questa patologia. Gli ospiti hanno a disposizione spazi e ambienti adatti a persone con gravi disabilita' fisiche e psichiche, possono godere di un ''giardino Alzheimer'' studiato ''ad hoc'' per percorsi terapeutici di recupero sensoriale. Seguiti da personale qualificato e formato per rispondere alle esigenze specifiche della patologia, svolgono varie attivita' che ne favoriscono un miglioramento delle condizioni e un recupero delle capacita', non solo motorie. Vengono anche organizzate sedute di musicoterapia ed attivita' di coinvolgimento collettivo, in modo che tutti possano partecipare, ognuno secondo le proprie capacita', alla vita quotidiana della residenza.

''Il lavoro che si sta facendo nel centro di Castel Giorgio - afferma la vicepresidente Casciari - e' un chiaro esempio di ottima collaborazione tra il servizio pubblico e il privato; qui ogni paziente riesce a trovare una propria dimensione di salute e al tempo stesso di benessere. Un benessere che si riflette anche nelle famiglie che trovano conforto e serenita' dopo periodi di ansie e preoccupazione per la paura di non saper affrontare il peso di una patologia tanto debilitante con il trascorrere del tempo''.
 

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