di Alfonso Gianni.

Con queste nuove vittime, sale a 154 il macabro computo di incidenti mortali sul lavoro in questi soli primi mesi del 2018. I dati che ci arrivano dall'Osservatorio indipendente di Bologna che da dieci anni monitora le morti sul lavoro, ci consegnano una tragica realtà. Rispetto alla stessa data del 2017 siamo di fronte ad un incremento di morti sul lavoro che sfiora il 50%. Eppure non sono considerate notizie da prima pagina. Non solo ci sono meno occupati, non solo il lavoro diventa sempre più precario e ricattabile, ma aumentano gli incidenti gravi, invalidanti e mortali. Non è difficile stabilire fra le due cose un rapporto di causa-effetto. Oltre alla cronica mancanza di prevenzione e di controlli, la disoccupazione e la paura di non essere confermati, spinge ad accettare lavori in qualunque condizione. Anche quelli che mettono a rischio la vita.

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