Alto riconoscimento dell’Unesco per il progetto Echogreen
PERUGIA - Arriva in chiusura di questo 2014, la delibera della commissione nazionale italiana per l’Unesco che attesta il patrocinio per il festival Echogreen, promosso e organizzato dalla Fondazione Fabbroni.
“L’iniziativa – scrive Giovanni Puglisi, presidente Unesco – volta alla divulgazione dei valori legati alle tradizioni e ai saperi delle zone lacustri e al loro sviluppo eco-sostenibile, risulta in sintonia con i valori espressi dall’Unesco”, complimentandosi per il lavoro svolto e per gli scopi e obiettivi individuati nel progetto.
La Fondazione Fabbroni, apre così un nuovo canale di dialogo importante dopo il Ministero dell’Ambiente, Expo 2015, Kyoto Club, e Touring club Italia per un progetto che vuole ripensare le aree lacustri attraverso una riqualificazione ecosostenibile, valorizzando i siti culturali, le tradizioni e i saperi di questi luoghi.
Il presidente della Fondazione Fabrizio Fabbroni afferma: “Siamo orgogliosi di questi riconoscimenti alla Fondazione, che definiscono la validità del progetto e ci spingono a proseguire nella sua elaborazione con l’individuazione di nuovi percorsi di studio. Non è secondario per questo il rinnovato protocollo d’intesa con l’Istituto italiano di design di Perugia.”
Recente anche l’incontro con il direttore generale del Mibac, nel quale si è avviato un dialogo sul fronte turismo in vista di una parte specifica del progetto a cui la Fondazione sta lavorando e che sarà presentata al festival 2015; e con il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, per affrontare il tema anteprima festival che si svolgerà a Perugia.
Il progetto Echogreen è nato nel 2012 e la prima edizione del festival è stata realizzata nel 2013. Nel 2014 è stato premiato dalla Conferenza mondiale dei laghi quale migliore progetto per strategie di partecipazione. Il territorio preso a campione è quello del Trasimeno, con cui la Fondazione Fabbroni ha un profondo legame.
“Gli attestati di fiducia – spiega Eleonora Fabbroni, ideatrice di echogreen e direttore della Fondazione Fabbroni – ci caricano di una grossa responsabilità. C’è un notevole interesse da parte delle istituzioni nazionali, interesse che favorisce nuove opportunità e che consente al progetto di crescere. Più lente purtroppo le istituzioni locali, anche se assicurano sempre la massima collaborazione. Non mancano le imprese locali e nazionali che scelgono di collaborare con la Fondazione Fabbroni e di sostenere il progetto. A gennaio saremo pronti per lanciare 2 concorsi, aprire la call per coloro che vorranno presentare idee, studi, analisi e argomenti tematici nei workshop e seminari del festival, e avviare il crowdfunding”.
Appuntamento quindi a gennaio per scoprire alcune novità della nuova edizione del festival dello sviluppo ecosostenibile nelle aree lacustri.
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