Alma Tadema “stregato” dall’antichità dopo il viaggio di nozze in Italia
di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Questo quadro si intitola “Ciliegie” (eseguito nel 1873) ed è opera del pittore olandese naturalizzato britannico, Lawrence Alma Tadema (1836-1912), all’anagrafe Lourens Alma Tadema. Formatosi in Belgio alla Accademia reale di “Belle arti” di Anversa, l’artista dal 1870 e fino alla morte (dunque per 42 anni) visse in Inghilterra.
L’elegante pittore si era specializzato in personaggi e scene dell'antichità greco-romana (in particolare pompeiana), dopo il suo viaggio di nozze in Italia (nel 1863), con la moglie Pauline, tra Firenze, Roma, Napoli e Pompei, dove si era appassionato agli scavi ed ai reperti riportati alla luce.
Una delle sue due figlie seguì le orme paterne, l'altra divenne scrittrice. Nessuna delle due si sposò.
Alma Tadema ottenne successi e riconoscimenti in vita, poi cadde nel dimenticatoio. Solo a partire dagli anni Sessanta del Novecento la critica lo rivalutò pienamente.
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