Consumi al palo, tasse alle stelle, Pil che quest'anno precipiterà del 2,5% e che nel 2013 scenderà ancora di mezzo punto percentuale. Recessione: è il termine che meglio descrive la situazione italiana. Ma il dato che più scoraggia è l'incapacità di questo governo di prendere misure che possano invertire la tendenza. Tutta l'azione di Mario Monti e del suo esecutivo "tecnico", si basa esclusivamente sulla tenuta dei conti pubblici, su misure di contenimento del debito, sull'aumento della pressione fiscale per reperire risorse, ma nulla che possa favorire la ripresa economica, ridare slancio alla produzione industriale, rilanciare il volano dello sviluppo.

 

Diretta, e prevedibile (soprattutto per dei tecnici) conseguenza di questa situazione, il drammatico incremento della disoccupazione, che a questi livelli potrebbe portare alla rottura dell'equilibrio sociale nel Paese con sonseguenze difficilmente immaginabili.
A lanciare l'allarme è l'Istat, che quest'anno prevede un "rilevante incremento" del tasso di disoccupazione fino al 10,6%. Ancora peggio la previsione per il 2013, quando la percentuale dei senza lavovo potrebbe toccare quota 11,4%.
Anche in questo caso grande responsabilità stanno avendo le misure varate prima da Berlusconi, in particolare con la modifica dell’art.8, e poi dal ministro del Lavoro Fornero, che con la sua riforma ha cancellato l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Da qui l'impegno, anche da parte dell'Italia dei Valori, di sostenere il referendum sul lavoro, oltre a quello contro la casta.

 

Felice Belisario, capogruppo IdV al Senato, sente suonare "le campane a morto per il governo tecnico. Il quadro economico, e quindi anche quello sociale, del paese - dichiara - è drammatico: Pil in caduta libera, disoccupazione alle stelle, contrazione del reddito delle famiglie, con conseguente  crollo dei consumi. E' chiaro che qualcuno ha sbagliato e quel qualcuno è colui che doveva essere il salvatore della Patria e portare l'Italia, e soprattutto gli italiani, fuori dalla crisi".
Sotto accusa, per Belisario, "le politiche economiche di rigore nei confronti dei soliti noti, senza alcuna misura per la crescita, hanno portato il Paese sull'orlo del burrone. L'Italia dei Valori è stata messa alla gogna, attaccata, accusata di fare la Cassandra, ma tutti gli indicatori economici ci hanno, purtroppo, sempre dato ragione. Ora invochiamo con forza una netta discontinuità col passato e con questo assurdo presente e - conclude - ci proponiamo per un governo alternativo, perché le politiche di Monti e Fornero sono servite solo ad affossare definitivamente le fasce sociali più deboli".

Fonte: italiadeivalori.it

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