Pianista e violinista. Ma anche attore, scrittore e pittore. Alessandro Fiori è un artista eclettico nel vero senso della parola: nella sua carriera musicale ha fondato due band, i “Mariposa” e gli “Amore, poi ha stretto collaborazioni con altri artisti del calibro di Lorenzo Brusci, Alessandro “Asso” Stefana, Andrea Chimenti e Paolo Benvegnù. Ora, precisamente da quando ha inciso il suo ultimo album nel maggio scorso, ha intrapreso il suo percorso da solista. “ ‘Attento a me stesso’ -spiega il musicista aretino- nasce da un gioco di parole che vuole indicare un momento di passaggio estremamente delicato della mia vita”. Un momento difficile che Fiori ha sintetizzato con “Attento”, termine dietro il quale si cela un’arma a doppio taglio: sullo sfondo dell’attenzione alla sua persona, c’è anche l’istinto di attentarla. E nella serata di ieri ha dipinto in maniera eccellente questa sua profonda contraddizione incantando il Loop Cafè con i suoni dei suoi brani migliori. Tra i molti pezzi ricordiamo “Fuori piove”, “Lungomare” e “Senza le dita”.

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