Il nodo di Perugia di Alba (Alleanza Lavoro Benicomuni e Ambiente) aderisce con convinzione alla campagna di mobilitazione cittadina contro lo scempio edilizio che si sta perpetrando di fronte alla chiesa di San Bevignate, monumento di inestimabile valore storico-artistico per la città.

Tra gli impegni principali di Alba, infatti, c'è proprio quello della difesa dell'ambiente, contro la cementificazione e lo sfruttamento indiscriminato del territorio, in favore di politiche di recupero e riutilizzo dell'esistente. E a Monteluce, come sappiamo bene, ci sono decine di strutture dell'ex ospedale che possono essere recuperate e destinate a nuovo utilizzo, per non parlare del nuovo ampio complesso in fase di realizzazione nell'area dell'ex policlinico.

Dunque, riteniamo che non vi siano né le condizioni né motivazioni comprensibili per la realizzazione del nuovo steccone da parte dell'Adisu, se non interessi privati di carattere economico che certo non possono prevalere sull’interesse generale dei cittadini e delle cittadine di Perugia.

Per queste ragioni, il nodo di Perugia di Alba ha aderito alla petizione promossa da Italia Nostra e altre associazioni e si impegnerà per ottenere il blocco dei lavori in corso, la chiusura del cantiere e il ripristino della situazione preesistente. Fermo restando che i costi di questa operazione vanno ascritti a chi ha colpevolmente approvato il progetto e a chi gli ha dato corso, e non alla cittadinanza .

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