(AVInews) – Perugia, 6 set. – Sono arrivati da tutta Italia i circa 65 docenti e dirigenti scolastici che stanno partecipando nella sede dell’Istituto tecnico tecnologico statale ‘Alessandro Volta’ di Perugia al laboratorio di perfezionamento per l’insegnamento dell’educazione civica ‘Le cose da fare con le giovani generazioni tra intelligenza artificiale e sfide globali’, venerdì 6 e sabato 7 settembre, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. Questo importante momento formativo è stato organizzato dalla scuola di Piscille, Rete nazionale delle scuole di pace, Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani, Centro diritti umani ‘Antonio Papisca’, Cattedra Unesco ‘Diritti umani, democrazia e pace’ dell’Università di Padova e Rete delle Università per la pace (RUniPace), nell’ambito programma nazionale di educazione civica ‘Immagina’. Ad aprire i lavori e accogliere i tanti corsisti, insieme a Fabiana Cruciani, dirigente scolastica dell’Itts Volta di Perugia, c’erano Flavio Lotti, coordinatore del laboratorio, Aluisi Tosolini, altro coordinatore della Rete delle scuole di pace, e Marco Mascia, coordinatore della RUniPace e docente dell’Università di Padova.

“Un momento importante – ha commentato la dirigente Cruciani – per riflettere insieme sui temi della complessità del nostro momento storico, che ha tinte assolutamente violente, spesso, rispetto ai quali dobbiamo comunque dare delle risposte e provare a trovare un senso. Un’occasione per parlare di temi dell’educazione, dell’informazione, dell’importanza di una scuola che metta al centro la persona, lo studente che si trova a vivere una complessità anche per l’uso e l’abuso delle tecnologie. La pace è per il Volta uno dei temi costanti, filo conduttore delle nostre azioni. Parlare di pace significa parlare di una cultura che può essere costruita a scuola, attraverso l’azione sinergica dei docenti e di chi ogni giorno la interpreta come un luogo di crescita e confronto”. “L’Unesco – ha aggiunto Tosolini – dice che l’educazione è una forza capace di trasformare il mondo, le scuole spesso ormai non ci credono più, noi riteniamo che sia il momento di rispondere alle sfide globali, tra queste quelle del digitale e dell’intelligenza artificiale con un di più dell’immaginazione che significa anche reimmaginare un mondo in cui si possa vivere davvero in pace tutti insieme. Le scuole hanno un ruolo fondamentale non solo per le competenze legate alla conoscenza, ma perché sono intellettuali sociali e sono chiamate a operare dentro il mondo e la società e i ragazzi devono essere capaci di trasformare le società nelle quali vivono”.  Ad aprire l’evento l’accensione simbolica della lampada ideata quando ci fu il primo incontro delle religioni per la pace ad Assisi e consegnata da Flavio Lotti alla dirigente Cruciani. “Arriviamo a questo laboratorio – ha aggiunto Lotti – da luoghi e realtà diverse, apprezziamo molto lo sforzo di tutti per essere qui. Questo vuole essere uno spazio di riflessione, di collaborazione che nasce dal confronto, dalla capacità di ascoltarsi e dialogare, un luogo di coprogettazione. Dobbiamo prenderci cura delle giovani generazioni che vuol dire metterci in ascolto e riconoscere il valore dei ragazzi che hanno tutta la vita davanti e hanno il sogno di realizzare una vita felice, bisogna prenderli sul serio in un mondo che si sta facendo sempre più difficile. Per questo abbiamo bisogno di moltiplicare le alleanze educative, per crescere serve un’intera comunità, ecco perché la scuola, l’università e la Rete delle scuole di pace hanno realizzato un grande progetto per far nascere una nuova generazione di costruttrici e costruttori di pace”. Alla due giorni formativa intervengono diversi rappresentati delle istituzioni tra cui per il Comune di Perugia la consigliera delegata alla pace Lucia Maddoli venerdì 6 settembre e l’assessore all’istruzione Francesca Tizi sabato 7, quando è attesa anche la presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti.

Carla Adamo

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