TODI - Nella centralissima Piazza del Popolo, già location di celebri pellicole, la rassegna “Cinema sotto i Voltoni” vuole riscoprire un tesoro nascosto di Todi riportando la settima arte nello spazio comune per eccellenza. Protagonisti 13 film dal 12 al 24 settembre 2017. Il Volto femminile del Sacro è il tema che gli Amici del Cineforum di Todi propongono alla città. Nella nicchia di una navata, nel rifugio della sera come davanti a un focolare, vedremo lo schermo illuminato da un volto accogliente, quello di storie tutte al femminile. Grandi storie e grandi donne: Maria di Nazareth, Edith Stein, Simon Weil, Giovanna dʼArco,Teresa di Lisieux, Babette, Yentl… per capire come il "genio femminile" - felice espressione di Giovanni Paolo II - si sia svelato nelle religioni e nelle culture del mondo.

Tramite indispensabile tra terra e cielo, ci dice Dante con la sua Beatrice. Ci è sembrato importante ribadirlo in tempi in cui l'immagine della donna viene sempre più degradata e fatta oggetto di sguardi e azioni violente. Alla visione del film si aggiunge il cinema parlato, nello stile del cineforum, con la presenza di registi, giornalisti, critici, storici, esponenti del mondo della cultura. “Il cinema ha bisogno di storie sacre per svelare la sua potenza e la sua bellezza” (K. Zanussi).

"L'arte esprime tutto ciò che vi è di migliore nellʼuomo: la Speranza, la Fede, la Carità, la Preghiera… Ossia ciò che egli sogna, ciò che egli spera” (Andrej Tarkovskij). L'angelo Raphaela di Così vicino, così lontano (Wim Wenders), immagine simbolo della nostra rassegna, ci accompagna con il suo sguardo misericordioso su una umanità afflitta da quel male che potremmo chiamare l'Alzheimer spirituale. Lo sguardo degli angeli è metafora del cinema: una cinepresa e un gruppo di tecnici possono fare quel che fanno gli angeli: attraversare i muri, guardarci dallʼalto dei cieli e ascoltare i nostri sogni più segreti.

Il cinema nei suoi momenti più preziosi e nelle sue grandi opere è davvero il cielo in terra. (Wim Wenders). Attraverso lʼarte cinematografica vogliamo riscoprire la bellezza perduta del mondo, fuori e dentro i rumori della vita. Così vicino, così lontano.

“Il lavoro, preciso ed infaticabile, di Alberto Di Giglio – scrive in un messaggio il sindaco di Todi Antonino Ruggiano -  lo ha portato, ancora una volta, a dedicare amore e passione al servizio del Cinema e della città. Ecco, quindi, la straordinaria occasione, insieme a lui, di scoprire il mondo, magico ed incantato, del ‘Volto femminile del Sacro’. Un lungo percorso che, in 13 film e quasi come in un miracolo, ci offre la occasione di comprendere quanto la figura femminile sia importante nel sacro e come la donna sia protagonista centrale della nostra tradizione religiosa. Un miracolo che ci rende particolarmente orgogliosi, compiendosi nella nostra Piazza più importante, sotto i palazzi comunali, che, troppo spesso, sono stati visti e considerati come "altro" rispetto al sacro. Al Direttore ed ai suoi molti ospiti, il ringraziamento mio personale e della Amministrazione Comunale, nella consapevolezza che a Todi servono sempre più manifestazioni e declinazioni del sacro”.

IL PROGRAMMA

Martedì 12 settembre ore 21.30, Maria figlia del suo figlio, di Fabrizio Costa (2000- 1h47’). Citazione dantesca per il titolo del film più completo dedicato a Maria di Nazareth. Dalla nascita all’Assunzione, un rigoroso e toccante racconto lungo i passaggi fondamentali di una vita unica nella storia umana. Con le musiche di Goran Gregovic e la produzione di Goffredo Lombardo per la Titanus. Dibattito con il regista Fabrizio Costa Presenta Valentina Parasecolo- Giornalista Rai.

Mercoledì 13 settembre ore 21.30, Processo a Giovanna d’Arco di Robert Bresson (1962- 1h05’). Uno dei capolavori di un maestro della cinematografia mondiale. Modello di uno stile asciutto e severo, poetico ed evocativo, Robert Bresson sfodera uno dei suoi lavori più riusciti parlandoci senza retorica di un’icona per antonomasia della cultura francese. Dibattito con lo sceneggiatore e regista Massimo Nardin.

Giovedì 14 settembre ore 21.30, Therese di Alain Cavalier (1986- 1h34’) Mirabile narrazione della vita fugace e intensa di Thérèse Martin, la "santa delle rose", canonizzata nel 1925. La ragazza francese, con tutta la bellezza del suo volto e l’allegria del suo carattere, ha un precoce desiderio: entrare nel convento carmelitano di Lisieux come le altre due sorelle. Ma per la giovanissima età potrà farlo soltanto con l’intervento del vescovo e del papa. La aspetta una vita fatta solo di Dio fino alla morte a 24 anni. Dibattito con Alberto Di Giglio.

Venerdì 15 settembre Ore 21.30, Le stelle inquiete di Emanuela Piovano (2011- 1h26’). Nel momento più buio della storia umana, mentre si agitano le ombre dei totalitarismi, sopraggiungono lucciole e stelle inquiete. Quelle che vede Simone Weil – una delle grandi pensatrici del Novecento - nella campagna piemontese dove è arrivata per lavorare come bracciante da un suo amico, il "filosofo contadino" Gustave Thibon, col quale intratterrà un incontro di idee che lambisce l'amore. Dibattito con la Giornalista dell’Osservatore Romano Silvia Guidi.

Sabato 16 settembre ore 21.30, Il Volto Femminile del Sacro nel Cinema di Roberto Rossellini (Stromboli-Europa 51- Giovanna d’Arco). L’incontro artistico e umano tra Roberto Rossellini, campione del neorealismo che racconta l’Italia povera del dopoguerra, con la presenza carismatica di Ingrid Bergman, una delle grandi stelle del lussuoso cinema hollywoodiano. Il volto di una donna diventa veicolo di un racconto che trascende la realtà portandoci nelle vette dell’Assoluto. Con il critico cinematografico di Radio Vaticana Rosario Tronnolone.
Domenica 17 settembre ore 21.30 Troverai un cuore Un’anima perduta in Dio di Alberto Di Giglio e Luigi Boneschi (2017-1h03’). Seguendo il filo delle lettere e del Diario, misconosciuto tesoro degno di una Teresa d'Avila, "Troverai un cuore" racconta la vita straordinaria di Maria Deluil Martiny (Maria di Gesù) uccisa da un anarchico nel 1884 e beatificata da Giovanni Paolo II nel 1989.

“…ho apprezzato l’estrema cura con cui il documentario è stato realizzato … la bellezza formale delle immagini, la bravura degli attori e la precisione della ricostruzione storica di una figura tanto affascinante” ( Alberto Barbera- Direttore Mostra di Arte Cinematografica di Venezia). Dibattito con gli Autori del film. Presenta Valentina Parasecolo- Giornalista Rai.

Lunedì 18 settembre ore 21.30 Io sono con Te di Guido Chiesa (2010-1h42’) Galilea, duemila anni fa. In una terra sottoposta al giogo coloniale dei romani e alle angherie di re Erode, una giovane ragazza, Maria, viene promessa in sposa a Giuseppe nel villaggio di Nazareth. La ragazza è sensibile alle ingiustizie del mondo patriarcale che la circonda. Ma soprattutto, quando darà alla luce suo figlio Gesù, si troverà di fronte a una serie di scelte che la trasformeranno in pietra dello scandalo. In quel momento avrà inizio un nuovo corso nella storia dell'uomo. Dibattito con Maria Rita Fedrizzi – Storica del Cinema.

Martedì 19 settembre ore 21.30 Timbuktu di Abderrahmane Sissako (2014-1h37’). Negli scenari fuori dal tempo delle dune mauritane, si abbatte una tempesta del deserto di inaudita violenza, quella degli attivisti islamici della Jihad che impongono nuove arbitrarie regole (copertura totale per le donne, musica e pallone proibiti …) e pretendono ferocemente che vengano rispettate. Dibattito con Luigi De Salvia Presidente di Religions for Peace )
Mercoledì 20 settembre ore 21.30 La Settima Stanza di Marta Meszaros (1995-1h50’) Negli anni ’20 del Novecento, Edith, giovane filosofa ebrea destinata a una brillante carriera accademica, si fa battezzare - contro tutto e contro tutti - dopo aver letto santa Teresa d’Avila. Negli anni ’30, mentre si stringono le maglie dell’antisemitismo hitleriano, prende i voti come suora carmelitana. Malgrado la fuga in Olanda, i nazisti catturano lei e sua sorella destinandole al tragico destino di Auschwitz. Dibattito con la psicologa dell’arte e critico cinematografico Paola Dei.
Giovedì 21 settembre ore 21.30 Marie Heurtin. Dalle tenebre alla luce di Jean-Pierre Améris (2014-1h30’). Quando la piccola Marie - sorda, muta e cieca - arriva in convento, Suor Marguerite capisce subito che la sua missione è quella di trasformarla da piccola selvaggia a essere umano capace di comunicare con gli altri. Solo dopo notevoli sforzi Marguerite comincia a vedere i frutti del suo operato, ma nel frattempo si aggrava la sua malattia: che ne sarebbe di Marie se Marguerite dovesse morire? Dibattito con Federica Picchi della Dominus Productions.
Venerdì 22 settembre ore 21.30 Il Pranzo di Babette di Gabriel Axel (1987-1h43). Un’altra peculiarità del modello femminile di sacro dal capolavoro di Karen Blixen, poeticamente tradotto in immagini da Gabriel Axel (che qui vinse un Oscar). L’arrivo di una donna misteriosa sbattuta dai fatti tragici della Comune di Parigi tra le brume di uno sperduto villaggio danese. L'arte culinaria di Babette si rivelerà molto di più che gastronomia allo stato puro. La casa delle sorelle Martina e Philippa, figlie di un pastore protestante dalla fede formale e cupa, scopre la luce gioiosa del dono. Dibattito con lo sceneggiatore e regista Antonio Farisi.
Sabato 23 Settembre ore 21.30 Yentl di Barbara Streisand (1983-2H12’). Yentl, ragazza ebrea intelligente e assetata di sapere, si traveste da uomo per poter continuare a studiare, contro le tradizioni del suo villaggio in Polonia, ai primi del '900. Ma s'innamora di Avigdor, innamorato a sua volta di un'altra, e che la crede comunque un uomo. Ne nascono situazioni grottesche, finché Yentl decide di partire per gli Stati Uniti, dove essere donna non è penalizzante. Dibattito con Cristina Fregonese - Sceneggiatrice - Dialoghista. Conoscitrice del Mondo Ebraico.
Domenica 24 settembre ore 21.30 Terra di Maria di Juan Manuel Cotelo (2013-1H54’). Un viaggio nei misteri della Creazione e delle apparizioni mariane, una Donna fa parlare di sé in 12 luoghi del pianeta. Un agente segreto che non corre sulle orme di James Bond. La sua indagine è mirata a capire cause ed effetti di tante conversioni. Ma più che da capire - ci racconta il regista anche in chiave autobiografica - la fede è soprattutto da vivere. Dibattito con Alberto Di Giglio.

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