Dal 5 al 7 e dal 12 al 14 aprile, cibo, musica e iniziative collaterali. Giancarlo Boldrini, vincitore dell’edizione 2023 della gara tra produttori amatoriali, si prepara alla sfida 

(AVInews) – Cannara, 3 apr. – Il nome deriva probabilmente dal latino ‘vernum’, cioè inverno, perché si prepara durante il periodo invernale e, seppure si inizia a bere sin da febbraio, la tradizione la incorona regina della tavola di Pasqua. È la Vernaccia, un vino passito rosso Doc di circa 13-14 gradi alcolici che rappresenta un tipico prodotto locale insieme alla cipolla di Cannara. In questo periodo il borgo umbro la celebra con una festa, quest’anno giunta alla quinta edizione e in programma da venerdì 5 a sabato 7 e da venerdì 12 a domenica 14 aprile. Organizzata da proAvis e Avis comunale Cannara sezione Lucio Pasqualoni, la Festa della Vernaccia di Cannara attira tantissimi buongustai grazie agli ottimi piatti a base del tannico e profumato vino, ma non solo, serviti ogni sera nello stand ‘Al Cortile antico’ dalle 19.30 e la domenica anche a pranzo. C’è poi la possibilità di godersi un aperitivo al Vernaccia discopub che offre anche un piacevole dopocena in musica. La musica live è una costante nei due weekend di festa, con concerti ogni sera alle 21 (venerdì 5 Sottocosto, sabato 6 Sex Mutants, domenica 7 Adelmo Tomassetti, venerdì 12 Skizzy e il karaoke, sabato 13 Mario Manero, domenica 14 Crossing over) a cui si aggiunge domenica 14 aprile alle 17.30 il Concerto di Primavera eseguito dalla banda di Cannara ‘Concerto musicale F. Morlacchi’ al Cortile antico. Altro appuntamento con la musica sarà sempre domenica 14, alle 15.30 in piazza Baldaccini con ‘Si-la-re-do la soluzione’, un divertente quiz musicale a squadre, a partecipazione gratuita (iscrizioni al numero 333.8928690). In palio una cena per quattro persone al Cortile antico. In programma, poi, diversi eventi collaterali a partire da due raduni: quello automobilistico, ‘Alfa Romeo e Mirò – Opere d’arte si incontrano’, dedicato a vetture Alfa Romeo costruite fino al 1998, domenica 7 al parco XXV Aprile, e quello motociclistico ‘Raduno Lambrette Umbria club’, domenica 14 in piazzale Salvo D’Acquisto. Dalle quattro alle due ruote si arriva, infine, a piedi, alla passeggiata ‘La vernaccia cammina 2024’, un percorso di 5,2 chilometri condotto da una guida ambientale escursionistica con ritrovo alle 9 a Collemancio. La Festa della Vernaccia di Cannara è anche divertimento per bambini e ragazzi con l’iniziativa ‘Iogiocovunque’, domenica 7 aprile dalle 10 alle 18 in piazza Valter Baldaccini, dove verranno messi a disposizione giochi in legno della tradizione italiana e nordeuropea.

Da non perdere domenica 14 alle 18.30 la gara di vernacce amatoriali, in cui i produttori locali si sfidano in una ‘orizzontale alla cieca’. Tra loro c’è Giancarlo Boldrini, vincitore dell’edizione 2023 che ha visto in giuria lo chef Gianfranco Vissani e noti sommelier. Boldrini si prepara a difendere il titolo di migliore produttore amatoriale di Vernaccia di Cannara, forte della sua esperienza di “agricoltore nel dna – ha raccontato – in quanto in famiglia produciamo vernaccia da almeno tre generazioni. Certo adesso abbiamo a disposizione nuove tecnologie, nuove conoscenze e nuovi macchinari con cui riusciamo, per esempio, a misurare la gradazione zuccherina e la gradazione alcolica, ma le procedure grosso modo sono le stesse. Da metà settembre fino a metà ottobre si vendemmia. I migliori grappoli, principalmente di uva Cornetta autoctona, poi si usa anche Sangiovese, Merlot, Ciliegiolo e io ci aggiungo anche un po’di Sagrantino, si portano ad appassire in un locale dove ci sono delle reti che noi chiamiamo ‘camorcanne’ e qui l’uva resta fino ai primi di dicembre. Bisogna sempre stare attenti ai moscerini e alle muffe, il locale deve essere pulito e arieggiato. Quando la gradazione zuccherina dell’uva arriva a 25 e fino a 30 gradi, dipende dalla stagione, l’uva è pronta per la macinazione con le diraspatrici, si torchia e si mette nei tini a ribollire per 6-7 giorni. Poi viene svinata, tolti i residui e la vernaccia pulita rimane nelle botti. I primi giorni di gennaio si fanno le analisi chimiche e se il prodotto è buono viene imbottigliato. Si inizia ad assaggiare già a febbraio ma è durante la Pasqua che la tradizione vuole venga consumato questo vino. Producendo piccole quantità si riesce a fare un buon prodotto, perché è più semplice mantenere tutto il processo sotto controllo. Io, infatti, ne produco al massimo 200 litri”.

La Festa della Vernaccia di Cannara vuole essere un tributo alla tradizione ed è per questo che vengono coinvolte ogni anno anche le scuole della cittadina, per avvicinare le nuove generazioni a questo prodotto di cui vi è traccia a Cannara fin dal 1400. Negli anni della Festa si sono succeduti concorsi fotografici, di poesia e di racconti mentre per l’edizione 2024 si è deciso di portare alcune classi dell’Istituto comprensivo Bevagna-Cannara in visita da un produttore della zona. Dalla giornata sono scaturiti disegni e pensieri, raccolti in un cartellone che verrà esposto durante tutta la durata della manifestazione al Cortile Antico. Dal canto loro, gli organizzatori provvederanno a donare una somma di denaro per finanziare attività scolastiche.

 

Rossana Furfaro

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