AgriUmbria/ Conferenza su “Quale futuro per l’agricoltura europea dopo il 2013?”
PERUGIA 22 marzo 2011 – La Conferenza internazionale “Quale futuro per l’agricoltura europea dopo il 2013”, promossa dalla Cia dell’Umbria, svoltasi presso il Centro fieristico Umbriafiere nell’ambito dei AgriUmbria, conclude il progetto proposto dal centro di istruzione professionale CIPA-AT (CIA Umbria) come azione per contribuire a sviluppare il dibattito sul futuro delle Politiche dell’Unione Europea e in particolare sulla proposta di riforma della Politica Agricola Comune (PAC). Presente l’Assessore all’agricoltura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini,
Due i momenti, strutturati in tavole rotonde, che hanno visto confrontarsi esperti del settore provenienti da diverse parti del mondo coordinati da Massimo Canalicchio project manager di CAPAbility e condotti dal giornalista della RAI Antonello Brughini. I lavori sono stati aperti dall’intervento del presidente della CIA Umbria, Domenico Brugnoni.
Nella prima tavola rotonda, sul tema “CAP/Ability; prospettive e analisi per l’agricoltura europea” i diversi interventi hanno posto l’attenzione sul futuro dell’agricoltura alla luce delle problematiche con cui l’agricoltura del futuro dovrà sempre più fare i conti: il cambiamento climatico, la tutela della biodiversità, i rischi di abbandono ed incuria del territorio, la protezione del suolo e delle acque, le rinnovate prospettive multifunzionali dello sviluppo rurale, lo sviluppo delle risorse energetiche rinnovabili.
Sul tema sono intervenuti Antonio Boggia, dell’Università degli Studi di Perugia, Giampiero Maracchi, dell’istituto di biometeorologia del CNR, Manuel del Pino Lopez, segretario generale dell’Associazione agricola giovani agricoltori (Asaja) di Granata, Giuseppe Cornacchia, CIA nazionale.
“Quale strategie per l’Europa agricola” è stato il tema della seconda tavola rotonda con gli interventi di Clelia Cini, presidente Agia Umbria; Stefania Crogi, segretaria generale FLAI Cgil; Juan Josè Alvarez Alcalde, rappresentante Asaja nel Cese.
L’incontro ha posto l’attenzione del futuro dell’agricoltura alla luce del nuovo Piano agricolo comunitario (PAC) che apre nuovi scenari anche per l’agricoltura umbra con la richiesta di competenze ed aggiornamenti che vedono impegnate le confederazioni di categoria ad individuare progetti che possano aiutare gli agricoltori ad individuare nuove strategie ponendo al centro le nuove funzioni dell'agricoltura nelle aree rurali e, di conseguenza, anche la necessità di rivedere gli obiettivi della Pac, legando questa politica alla finalità di creare o conservare i "beni pubblici", in particolare i beni di natura ambientale (acqua, suolo, biodiversità, paesaggio, ecc.).
Nelle sue conclusioni Giuseppe Politi, presidente nazionale Cia e vicepresidente Copa-Cogeca, ha posto l’accento sul valore dell’agricoltura quale mezzo per la tutela del territorio e dell’ambiente, per le sue produzioni, per le risorse energetiche da fonti rinnovabili. «Questo - ha dichiarato il presidente – a prescindere dalla PAC. Per cui il primo impegno deve essere quello di ridare dignità all’agricoltura, un agricoltura in cui, alla ricchezza prodotta, non corrispondono adeguati ricavi nonostante che l’Italia sia tra le prime a livello europeo e qui si trovi la massima espressione della multifunzionalità».
Politi ha quindi ribadito la necessità di una Conferenza nazionale sull’agricoltura per registrare, con il cambiamento atteso, le risorse necessarie. «La CIA – ha concluso il presidente – vuole contribuire a questo cambiamento culturale con un impegno complessivo che si rifletta sulle politiche nazionali ed europee»
“MISURE DI INFORMAZIONE SULLA PAC” CAP/ABILITY
Il progetto si proponeva di diffondere tra gli agricoltori un’adeguata conoscenza dei risultati della procedura di health check condotta dagli organismi dell’Unione Europea per verificare lo stato di salute delle imprese agricole a seguito delle misure di intervento previste dalla riforma della Politica Agricola Comune.
L’iter progettuale ha visto l’organizzazione di una serie di seminari realizzati in sette sedi regionali, con la partecipazione di circa 50 agricoltori e tecnici per ciascun incontro, sui temi delle problematiche e delle opportunità di fronte a cui si trova l’agricoltura europea, preceduti da una riunione preparatoria dello staff progettuale e seguiti da focus group di analisi dei principali aspetti emersi dal dibattito. I principali temi sollevati riguardano:
la sostenibilità e la competitività del sistema di imprese agricole europee; il rapporto tra spazio rurale, territorio e qualità delle produzioni locali; le caratteristiche delle principali filiere agroalimentari; la rilevanza di attività multifunzionali quali agriturismo, risorse energetiche alternative, protezione ambientale, nello sviluppo rurale; il rinnovamento delle attività agricole e le problematiche generazionali; le strategie per lo sviluppo competitivo e sostenibile delle future imprese e del mondo rurale.
Sulla base di quanto emerso dai seminari e dai focus group sono state lanciate alcune iniziative di diffusione:
la realizzazione di un forum internet attraverso la creazione di un social network dedicato ai giovani agricoltori e diffuso attraverso la rete anche a non agricoltori (scuole, associazioni ambientaliste, del turismo sostenibile e della difesa della biodiversità) allo scopo di infondere “appeal” sociale al ruolo di chi fa agricoltura e sviluppo rurale e riscontrarne l’interesse ed il gradimento attraverso un mini-questionario; la diffusione di una newsletter internazionale destinata ad associazioni agricole europee e ad istituzioni del mondo agricolo, rurale ed ambientalista.
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