Carlo Emanuele Trappolino (PD) e' il primo firmatario di un’interrogazione rivolta al ministro delle politiche agricole in merito ai due brevetti, già concessi dall'ufficio europeo competente (EPO), riguardanti una varieta' di broccolo (su cui pende un ricorso presentato nel 2008 e la cui discussione, prevista per il 26 ottobre è stata rinviata) e una varietà di pomodoro.

Trappolino nel testo presentato osserva che non si tratterebbe di varietà geneticamente modificate, ma prodotte con tecniche convenzionali di selezione assistita, rilasciate a suo giudizio in contrasto con le disposizioni della direttiva n.98/44 e con la convenzione europea sui brevetti (articolo 53- Exceptions to patentability - lettera b - European Patent Convention).

“I persistenti tentativi di brevettare piante e animali riprodotti con metodi convenzionali rappresentano un tentativo di privatizzare il vivente e la sfera alimentare che va respinto. I brevetti non possono essere usati per tali scopi e per recintare la produttività della natura”.

Il deputato PD chiede al ministro “quale sia l'orientamento del governo in materia di brevettabilità della materia vivente riprodotta con metodi convenzionali" e "se intenda intraprendere iniziative al fine di tutelare l'agricoltura italiana, i produttori agricoli e i consumatori".
 

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