TERNI - Le problematiche del settore agricolo in provincia di Terni sono state esaminate stamani in una riunione dal presidente della Provincia, Feliciano Polli, dell'assessore regionale Fernanda Cecchini, degli assessori provinciali Domenico Rosati e Filippo Beco, dall'assessore comunale di Terni Sandro Piermatti e dalle associazioni degli agricoltori (Coldiretti, Cia e Unione provinciale agricoltori).

Nell'incontro - riferisce un comunicato dell'ente - e' stato ribadita la necessita' di un sostegno da parte delle istituzioni locali e della Regione per affrontare e risolvere i problemi del comparto. Fra i temi discussi, le produzioni di qualita' e le filiere corte d'eccellenza anche in rapporto alle prospettive per il settore turistico. Gli agricoltori hanno anche chiesto alla Regione impegni sul versante delle erogazioni di fondi del Piano di sviluppo rurale e un nuovo rapporto con il Consorzio di bonifica Tevere-Nera, affinche' gravi in maniera meno onerosa sull'agricoltura.

Per quanto riguarda le conseguenze del rogo di Vascigliano di Stroncone, l'assessore Cecchini - spiega il comunicato - ha affermato che la Regione ha erogato i fondi a tutti gli agricoltori e gli allevatori che ne avevano diritto e che ulteriori provvedimenti in tal senso debbono armonizzarsi anche con le attuali normative comunitarie.

Sul versante delle biomasse gli agricoltori hanno chiesto di rivedere l'attuale normativa sullo smaltimento dei residui delle lavorazioni agricole, in modo che questi residui non vengano piu' considerati come tipologie di rifiuto. Sotto questo profilo la Cecchini ha informato che la Regione sta rivedendo la normativa che regola il settore per fare chiarezza sulla materia e dare risposte alle esigenze presentate da tempo dagli operatori agricoli.

Sulla produzione di energia da fonti rinnovabili infine e' stato ribadito che l'istallazione di pannelli fotovoltaici risulta piu' opportuna in quei siti in cui non vi siano terreni agricoli, cosi' da salvaguardare tutte le esigenze, tenendo conto anche del momento di crisi, senza indebolire le produzioni agricole.

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