Agricoltura/ Conferenza dei consigli regionali europei sulla riforma della Pac

PERUGIA - Promuovere l'efficienza delle risorse per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva dell'agricoltura e delle zone rurali dell'Unione Europea, in linea con la strategia Europa 2020. Si è parlato di questo, stamani a Palazzo Cesaroni, nella riunione tecnica del gruppo di lavoro “Equilibrio tra sviluppo urbano e rurale” della Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee (Calre) coordinato dal presidente del Consiglio regionale dell'Umbria Eros Brega.
La riunione del Calre - riferisce un comunicato di Palazzo Cesaroni - è stata utile per approfondire il documento delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome dello scorso 16 dicembre 2011 relativo alle “Osservazioni sulle proposte di regolamento del parlamento europeo e del Consiglio recanti il quadro legislativo della politica di coesione e della Pac (Politica agricola comune) per il periodo 2014-2020”.
L'obiettivo è quello di trovare un punto di incontro con le esigenze degli altri paesi e quindi con tutte le Regioni europee che prenda in considerazione le posizioni di ogni soggetto istituzionale. Il risultato dell'approfondimento tecnico odierno sarà portato all'osservazione degli altri presidenti dei Consigli regionali nel comitato permanente del Calre che si riunira' il 31 maggio prossimo ad Innsbruck per discutere appunto della proposta di riforma della Pac 2014-2020.
Le questioni discusse oggi a Perugia riguardano, tra le altre, le modalità di attribuzione delle quote per l'aiuto al reddito. La Comunità europea propone un unico parametro di riferimento basato sulla superficie, che è sembrato inadeguato perché non tiene sufficientemente conto delle diverse realtà europee dell'agricoltura.
Vengono proposti dunque altri parametri a riferimento, primo dei quali il reddito; il greening, cioè i vincoli che vengono posti per lo svolgimento dell'attività agricola in materia di tutela, di difesa dell'ambiente.
In questa programmazione l'ambiente costituisce il grande pacchetto della condizionalità e nella prossima Pac verrà particolarmente spinto fino all'applicazione di grandi vincoli che determineranno l'attribuzione delle premialità, dell'aiuto al reddito.
Nell'ambito della politica di sviluppo rurale tutto ciò viene preso in considerazione riguardo agli incentivi destinati ai comportamenti virtuosi in materia ambientale. Per quanto riguarda invece la definizione di agricoltore attivo rimane aperta la questione non solo per l'Italia, ma anche per altri Paesi. Siccome i diversi Paesi membri dell'Unione Europea partono da situazioni estremamente differenziate, in particolare quelli dell'Est Europa, si chiede che la definizione a livello europeo sia orientativa e l'Unione Europea possa fissare criteri rigorosi, ma ampi, lasciando a ciascun Stato membro la possibilità di definizione.
Si è parlato poi del sistema assicurativo. In questo caso c'è la possibilità di spingere questo regime di aiuto verso una forma assicurativa del reddito (da assicurazione di calamità verso forme più spinte), oltre a ciò questo tipo di aiuto sarebbe importante inserirlo nell'ambito dell'aiuto al reddito togliendolo dall'ambito dello sviluppo rurale.

Recent comments
12 years 3 weeks ago
12 years 3 weeks ago
12 years 3 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago
12 years 4 weeks ago