PERUGIA - "Il fatto che le frodi a tavola siano quelle piu' temute dagli italiani, con sei cittadini su dieci che le considerano piu' gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari, dimostra tra l'altro, come occorra insistere per una completa tracciabilita' degli alimenti, sulla qualita' e territorialita' delle produzioni agroalimentari".

E' quanto affermato da Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria, in riferimento al primo Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia realizzato da Coldiretti e Eurispes presentato a Roma.

"L'iniziativa - spiega il presidente Agabiti - cui ha preso parte una delegazione della Coldiretti Umbria, e' servita anche per ribadire come i cittadini-consumatori debbono poter scegliere consapevolmente quanto acquistano e portano poi a tavola, verificando innanzitutto l'origine degli alimenti. Un modo anche per restituire valore aggiunto al lavoro degli imprenditori agricoli, alle prese loro malgrado con il fatto, ad esempio, che tre prosciutti su quattro venduti in Italia in realta' derivano da maiali allevati all'estero anche se agli occhi del consumatore sembrano tutti italiani, con un evidente danno pure per la zootecnia made in Umbria".

"Per accorciare la filiera e rendere piu' diretto il rapporto tra produttori e consumatori la Coldiretti - ribadisce Agabiti - e' impegnata nel progetto per una filiera agricola tutta italiana, per arrivare ad offrire direttamente senza intermediazioni, attraverso i mercati degli agricoltori, le botteghe di campagna amica e le nostre cooperative, i prodotti agricoli italiani garantiti al cento per cento dagli stessi agricoltori".
 

Condividi