PERUGIA - Anche quella 2011 e' stata una stagione irrigua difficile, con un susseguirsi di problematiche che hanno messo in difficolta' le attivita' degli imprenditori agricoli e conseguentemente le produzioni locali. E' quanto sottolinea la Coldiretti Umbria che, con una lettera inviata a nome del presidente Albano Agabiti alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e agli assessori regionali Fernanda Cecchini e Silvano Rometti, ha chiesto che venga al piu' presto convocato un tavolo di lavoro che possa gestire con anticipo le questioni relative all'anno prossimo.

Se l'andamento climatico del 2011 - spiega la Coldiretti in una nota - di certo non ha facilitato le attivita' irrigue degli imprenditori agricoli, alle prese dalla scorsa primavera, dopo un periodo soddisfacente di precipitazioni, con perduranti fasi di siccita', occorre comunque un approccio programmatico e meno legato alle emergenze dell'uso dell'acqua per scopi irrigui, visto che ormai puntualmente questi problemi si ripresentano ogni anno.

''L'ultima stagione irrigua, ormai alla conclusione - si legge nella lettera inviata da Coldiretti Umbria - ha messo in evidenza una serie di criticita', di vario livello, con connotazioni differenti a seconda dei contesti territoriali interessati. In particolare, la problematica dell'applicazione dei parametri definiti dal Piano di tutela delle acque in tema di deflusso minimo vitale - afferma la Coldiretti - ha purtroppo confermato le preoccupazioni circa le ripercussioni sui prelievi ai fini irrigui. Come conseguenza di questo - ribadisce Coldiretti - i prelievi da alcuni importanti fiumi del territorio, sono stati fortemente 'condizionati' e in alcuni casi hanno subito delle sospensioni in un periodo importante per la maturazione delle colture agricole''.

L'associazione agricola inoltre evidenzia la situazione che si e' verificata nell'alta Umbria, dove si e' profilata, a luglio, la riduzione dei flussi idrici delle condotte della diga di Montedoglio, ''con l'impossibilita' di fornire alle colture in atto i vitali fabbisogni idrici''.

 

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