PERUGIA - ''La Regione Umbria aveva convocato il tavolo verde'' dell'agricoltura, ma ''ha dovuto spostare la data dell'incontro al 9 gennaio 2012 su precisa richiesta della organizzazioni agricole Cia e Confagricoltura. In particolare proprio Confagricoltura aveva per la giornata stabilita un impegno a Roma'': risponde cosi' l'assessore regionale all'agricoltura, Fernanda Cecchini, alle affermazioni del presidente provinciale di Confagricoltura Perugia, Marco Caprai, su presunti ritardi della Regione nella convocazione del tavolo verde.

''Il 9 gennaio - aggiunge Cecchini in una nota della Regione - e' peraltro la prima data utile per poter contare sulla presenza al tavolo dei rappresentanti di Ismea, l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare''.

''Viviamo un momento difficile per l'economia e per il Paese - osserva infine la Cecchini - che potremo superare solo se ognuno di noi sapra' svolgere fino in fondo il ruolo che gli e' stato assegnato, e questo vale per tutti. Stupisce quindi - conclude Cecchini - che proprio il presidente i Confagricoltura Perugia non sia a conoscenza del rinvio chiesto dalla sua organizzazione''.

Pronta la replica dello stesso Caprai che ha a sua volta affermato:
'Il Piano vino e' fermo da nove mesi, nonostante il via libera ottenuto nel corso dell'ultima riunione del Tavolo verde''.

''Dare il via al Piano vino e poi, per nove mesi, non far seguire nessun atto concreto in merito al Piano stesso, non vuol dire - ha poi osservato Caprai - che il Tavolo non si e' riunito, ma vuol dire soltanto che il Piano vino e' fermo da nove mesi, nonostante il via libera ricevuto dal Tavolo verde stesso nel marzo 2011''.

''Abbiamo avuto tanta pazienza, sia noi che la Cia - ha aggiunto Caprai - ma ci domandiamo quale deve essere il limite etico della pazienza e qual e' il limite di costo sociale che si deve pagare alla politica perche' si faccia cio' che serve e cio' che si e' deliberato dopo una gia' troppo lunga attesa''.
 

Condividi