PERUGIA - “Sono passati ormai sei mesi dalla costituzione dell'Agenzia forestale regionale.  La fase di avvio ha sicuramente dovuto scontare tutta una serie di problematiche legate al vecchio assetto delle Comunità montane ed alla mancata costituzione, nella stragrande maggioranza dei casi, delle Unioni dei comuni. In questo contesto è necessario capire quali criteri siano stati adottati per la programmazione degli interventi del 2013 e come siano state distribuite le risorse disponibili”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) che ricorda come “la legge regionale n. '28/2001' stabiliva criteri di ripartizione dei contributi legati all'ampiezza ed alle caratteristiche geo morfologiche del territorio ed al numero dei cittadini residenti, garantendo in tal modo interventi tempestivi e di qualità. In questo periodo transitorio – ribadisce l'esponente del Pd - è necessario dare pari dignità a tutti i territori ed evitare la spiacevole consuetudine per la quale i primi ad essere ascoltati sono di norma quelli che cercano contatti privilegiati”.

Per Smacchi, “il territorio dell'Alto Chiascio, fra i più montani dell'Umbria, che storicamente ha saputo dare risposte tempestive e di qualità sul versante della tutela e la messa in sicurezza del territorio, deve più degli altri vedere messe a disposizione le risorse necessarie per la propria manutenzione. Tutto ciò – spiega il consigliere regionale -  può avvenire solo attraverso la piena condivisione, con tutti gli amministratori locali, di un'opera programmatoria in grado di individuare dapprima le priorità di intervento ed  in seguito la loro calendarizzazione. Nessuno deve andare col cappello in mano a chiedere contributi, ma ogni singolo territorio ed ogni singola municipalità (fino a quando non saranno costituite le Unioni dei comuni), dovrà sentirsi parte integrante di un progetto complessivo che riguarda l'intera comunità regionale. In tale quadro rimane ancora da definire la questione relativa alla sede di Gubbio dell'agenzia forestale regionale. È di fondamentale importanza – conclude Smacchi - che quanto prima i 6 impiegati ed i 40 operai, abbiano locali idonei per svolgere in maniera funzionale le rispettive mansioni”.

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