Approvato all'unanimità dalla Seconda Commissione consiliare di Palazzo Cesaroni il programma di attività per l'anno 2013 dell'Agenzia forestale regionale, l'ente tecnico-operativo impiegato dalla Regione Umbria nel settore della tutela delle foreste, delle sistemazioni idraulico-forestali e della valorizzazione dell'ambiente, i compiti che erano affidati alle Comunità montane soppresse dalla legge “18/2011”.

 

“Le attività del primo anno dell'Agenzia forestale regionale – ha spiegato ai consiglieri l'assessore Fernanda Cecchini – si basano su quanto era in essere con le Comunità montane, proseguendo gli interventi già avviati e potendo contare su risorse pari a 32 milioni e 457mila euro, comprensivi dei fondi residui in capo alle Comunità montane e di quelli compresi nel Piano forestale, oltre che degli 11 milioni e mezzo previsti per le misure forestali dal PSR. Altre risorse derivano dalle convenzioni con i vari Comuni per lavori che venivano svolti dalle Comunità montane. L'Agenzia gestisce anche i fondi straordinari per le alluvioni. Non ci sono problemi di risorse e investimenti per il 2013. Non ci saranno assunzioni né collaborazioni. I 568 operai idraulico-forestali sono stati tutti ricollocati nei cinque compartimenti definiti: 168 nel compartimento 1 (Perugia, Trasimeno e medio Tevere), 122 nel compartimento 2 (Alta Umbria), 132 nel compartimento 3 (Monti Martani, Serano, Subasio), 77 nel compartimento 4 (Alta e Bassa Valnerina) e 69 nel compartimento 5 (Orvietano, Narnese, Amerino, Tuderte)”.

 

Le linee programmatiche della nuova Agenzia riguardano: la gestione dei beni agro-forestali; interventi di tutela e miglioramento dei boschi; prevenzione e lotta attiva contro gli incendi; sistemazioni idraulico-forestali e idraulico-agrarie; tutela, valorizzazione e incremento del patrimonio tartuficolo; valorizzazione delle biomasse agricole e forestali; gestione faunistica; sistemazione e miglioramento delle aree verdi da destinare ad uso pubblico; supporto tecnico ed operativo in materia di protezione civile; conservazione degli ecosistemi naturali; realizzazione e gestione della rete irrigua.

La Regione, le Province, i Comuni ed altri soggetti possono affidare all'Agenzia Forestale, mediante convenzione di durata almeno triennale, la gestione di attività omogenee o analoghe a quelle proprie dell'agenzia medesima.

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