"Un razzo è atterrato nel giardino del nostro ospedale di Lashkar-gah, in Afghanistan: dopo aver toccato terra, è scoppiato e alcune schegge hanno raggiunto il muro dell'edificio della manutenzione. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
Ieri notte schegge e proiettili hanno colpito il nostro Posto di primo soccorso a Maydanshar, nell’area di Kabul.
Nessun membro dello staff è rimasto ferito perché - poco prima dell'accaduto - eravamo stati costretti a chiudere temporaneamente la struttura per tutelare la sicurezza del personale. Il Posto di primo soccorso è in una zona di forti combattimenti e già lo scorso venerdì la struttura era stata colpita da una raffica di proiettili.
"Essere costretti a chiudere un Posto di primo soccorso in un momento come questo significa privare la popolazione locale delle cure di primo soccorso in un territorio da sempre sprovvisto di strutture sanitarie,” ha commentato Alberto Zanin, Medical coordinator del nostro Centro chirurgico a Kabul, “ma in questo momento non abbiamo altre possibilità”.
Non siamo un bersaglio, ma i combattimenti danneggiano sia i civili che chi presta soccorsi. Chiediamo ancora una volta a tutte le parti di RISPETTARE le strutture sanitarie e di garantire che non vengano messe in pericolo. GLI OSPEDALI NON SONO UN OBIETTIVO!", questo è quanto diffuso in un comunicato da Emergency.
 

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