Oltre 650 professionisti e operatori provenienti da tutta Italia, rappresentanti delle istituzioni e della società civile, relatori di livello nazionale hanno partecipato oggi, ad Orvieto, alla terza edizione della manifestazione nazionale “Guadagnare salute”, che proseguirà anche nella giornata di domani  (23 ottobre). L’evento, organizzato dalla Regione Umbria in accordo con il Ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanità, le Regioni e le Province autonome, si rivolge a quanti, operatori sanitari e non, sono impegnati a favorire lo sviluppo di iniziative in tema di promozione della salute e prevenzione primaria. Titolo dell’iniziativa, e del convegno scientifico che fa da perno alla manifestazione, è “Costruire insieme la salute”, intesa come valore che va oltre l’ambito sanitario e rispetto al quale tutti i diversi soggetti sono co-responsabili in un quadro di azioni sinergiche.

   Obiettivo della manifestazione è di condividere strategie tra i differenti attori per favorire  la prevenzione e promozione della salute,  identificando specifiche azioni di promozione della salute nel contesto della scuola, dell’ambiente di  lavoro, dei servizi sanitari e delle  comunità locali, anche avvalendosi di strumenti di valutazione della sostenibilità e dell’efficacia degli interventi proposti. Le tematiche oggetto del convegno, articolato in cinque sessioni, sono state oggetto di “eventi satellite”, in cui sono stati illustrati azioni, progetti ed indagini, per favorire il confronto tra gruppi differenziati di operatori.

   Nell’aprire i lavori della giornata la vice presidente della Giunta regionale dell’Umbria e assessore al Welfare, Carla Casciari, ha ribadito l’importanza di riflettere insieme sulle azioni e strategie da mettere in campo in questo difficile contesto  economico. “I sistemi di sorveglianza attivi a livello nazionale e regionale hanno infatti evidenziato che difficoltà economiche e basso livello di istruzione sono correlati con i principali fattori di rischio per la salute: fumo, alcol, cattiva alimentazione e sedentarietà. A queste problematiche l’Umbria ha cercato di rispondere sin dal 2010, prima con il Piano regionale Guadagnare Salute e con quello della prevenzione, poi favorendo lo sviluppo di ‘reti’ che, partite dalla promozione della salute nell’ambio delle Aziende sanitarie, sono andate allargandosi fino ad accogliere idee e istanze  della società, trasformandole in progetti concreti”.

  “Vanno in questa direzione – ha ricordato Casciari - il lavoro fatto con i pediatri di libera scelta per la promozione della lettura e lo sviluppo della genitorialità e gli interventi che la Regione sta realizzando per la promozione dell’attività fisica fin dall’infanzia: dai progetti Pedibus, attivo in tutte le città umbre, e Eurobis, con numerose iniziative realizzate e programmate, al protocollo siglato, prima Regione italiana, con la Uisp, al programma di promozione dell’attività fisica nelle prime classi elementari che si sta concretizzando con il contributo del Coni.  Si tratta di esempi – ha proseguito - che testimoniano come in un momento di progressiva riduzione delle risorse solo una concreta messa in rete delle azioni progettate può risultare efficace e sostenibile. In questo ambito il ruolo del mondo della sanità si può sviluppare su più fronti. Esso ha infatti una funzione di stimolo,  a partire dai offerti dai sistemi si sorveglianza,  come ‘Passi’, ‘Passi d’argento’ o ‘Okkio alla salute’, di facilitatore e promotore delle iniziative ed infine di valutazione dei risultati raggiunti. Insomma – ha concluso Casciari - al sistema sanitario spetta la governance dei processi in un contesto in cui la salute e la sua promozione devono essere trasversali alle politiche attuate”.

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