L’accoglimento sul Dap delle proposte di Rifondazione Comunista in direzione di una maggiore equità e giustizia sociale rappresentano un contributo fondamentale per una svolta riformatrice e per un cambio di passo del nostro governo regionale.

In particolare, nell’ambito della fiscalità ambientale è necessario aumentare il prelievo della Regione sui canoni di concessione delle acque minerali, un affare che ben lungi dal vantare dei ritorni occupazionali significativi, garantisce profitti estremamente remunerativi e contemporaneamente ha un fortissimo impatto ambientale.

Nello stesso paese in cui vantiamo di detenere il triste primato di essere uno dei primi al mondo per consumi di acqua in bottiglia e il primo in Europa ed in cui le società di imbottigliamento continuano a pagare una cifra pressoché irrilevante ed irrisoria per lo sfruttamento intensivo di un Bene Comune e prezioso come l’acqua, è un dovere morale prima che politico che l’Umbria si ponga finalmente come capofila delle regioni italiane nella battaglia sacrosanta per l’adeguamento dei canoni di concessione.

Non c’è di mezzo solo una maggiore equità sociale ma un provvedimento che vada in questa direzione rimanda al più elementare dei buonsensi, anche perché si tratta comunque di cifre ridicole assolutamente sostenibili per le società.

L’impatto ambientale è infatti notevole sia in ragione dei prelievi sia che vengano considerate le problematiche di smaltimento delle bottiglie di plastica e del loro trasporto che tuttora avviene prevalentemente su gomma aumentando con ciò le emissione di sostanze inquinanti nell’atmosfera. Chiediamo perciò che i canoni di concessione vengano almeno raddoppiati e questa misura debba essere introdotta immediatamente e coerentemente alle indicazioni del Dap in sede di approvazione del bilancio di previsione ed in maniera tale che una parte consistente del ricavato possa andare ai Comuni nei territori più interessati dai prelievi per interventi che servano al rinnovamento e al miglioramento della rete idrica e alla cura e manutenzione del territorio.

Sempre in coerenza con gli indirizzi affidati al Dap riteniamo utile la predisposizione di una nuova legge per la fiscalità ambientale in materia di concessioni, energia e gestione del ciclo dei rifiuti affinché i Beni Comuni possano costituire un’opportunità di rilancio della nostra economia, secondo obiettivi di maggiore tutela dell’interesse generale.

Luciano Della Vecchia
Segretario Regionale PRC Umbria

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