Acqua/ Il Consiglio regionale approva costituzione nuovo ente umbro-toscano
PERUGIA - Il nuovo Ente acque umbre toscane (Eaut) subentrera' all'Ente irriguo umbro toscano (Eiut), e garantira' i servizi pubblici legati alla gestione, all'esercizio, alla manutenzione ed all'ottimizzazione degli impieghi delle infrastrutture realizzate dall'Eiut per l'accumulo, l'adduzione e la distribuzione delle acque.
E' quanto previsto dalla legge approvata oggi dal Consiglio regionale dell'Umbria con 27 voti favorevoli e 1 contrario (Cirignoni, Lega nord), mentre un analogo provvedimento verra' ratificato dall'Assemblea regionale della Toscana.
"Un atto semplice ma estremamente importante - ha osservato il relatore di maggioranza Luca Barberini (Pd) - che permette di procedere alla creazione dell'ente che subentrera' al vecchio soggetto ed a cui spettera' la progettazione e l'esecuzione di opere di accumulo, adduzione e distribuzione delle acque a scopo prevalentemente irriguo, nonche' alla relativa gestione, esercizio e manutenzione, nell'ambito delle competenze attribuite dal ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali in regime di concessione delega.
Ma anche la progettazione ed esecuzione di opere di accumulo, adduzione e distribuzione delle acque a scopo prevalentemente irriguo, nonche' alla relativa gestione, esercizio e manutenzione, nell'ambito delle competenze delle Regioni Umbria e Toscana; la distribuzione delle acque sulla base della ripartizione concordata dalle Regioni Umbria e Toscana con gli atti definiti in attuazione delle disposizioni di legge vigenti; l'attuazione di interventi in materia di realizzazione, manutenzione ed esercizio di opere pubbliche irrigue, di bonifica idraulica ed infrastrutturali, compresa la produzione e vendita di energia, su incarico o concessione dello Stato, delle Regioni Umbria e Toscana, nonche' ad interventi, nelle medesime materie, che siano ad esso affidati da enti locali territoriali".
Per il relatore di minoranza, Andrea Lignani Marchesani (Pdl), l'ente irriguo umbro-toscano "non ha riportato i successi sperati e le importanti adduzioni realizzate vanno addotte all'intervento del ministero dell'agricoltura". "Le difficolta' nella governance - ha detto - sono state determinate dalle logiche geografiche ma soprattutto politiche, con le differenze di colore politico tra le amministrazioni regionali di Umbria e Toscana e il ministero. Con questo disegno di legge vengono scisse le competenze, con la proprieta' allo Stato e la gestione che passa alle Regioni. Sarebbe opportuno che l'assessore prendesse l'impegno politico di prevedere che il revisore dei conti sia eletto dal Consiglio regionale o non dalla Giunta. Ci auguriamo che non si ripetano piu' eventi come il crollo dello scorso anno e che la gestione sia piu' attenta".
L'assessore regionale all'agricoltura, Fernanda Cecchini, ha spiegato come "con questo atto viene data certezza alla gestione di una infrastruttura di grande importanza". "La Regione - ha detto - ha sempre contribuito agli interventi nazionali con propri fondi. Siamo cosi' riusciti a realizzare le condotte per il Trasimeno e gli interventi per la potabilizzazione. E' strategica la costruzione di un soggetto pubblico economico che da certezza alla gestione e alla realizzazione degli investimenti gia' previsti. E' stato un lavoro faticoso e non scontato, con un percorso che si e' sviluppato parallelamente nelle due Region. Non appena costituito il nuovo soggetto sara' commissionato il progetto esecutivo per il ripristino completo della diga di Montedoglio e il restauro della parte danneggiata dal crollo".
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