ROMA - Condannare i ministeri dell'Ambiente e della Salute, le regioni Lazio, Toscana, Umbria e Lombardia, le province autonome di Trento e Bolzano a risarcire i danni ai cittadini per l''allarme arsenico' nell'acqua, ordinare alle amministrazioni di attivarsi per risolvere concretamente il problema, ordinare una riduzione delle tariffe dell'acqua tenendo conto della non potabilita' in 128 comuni italiani.

Sono i motivi di tre ricorsi amministrativi proposti dal Codacons, per i quali il Tar ha rimandato la discussione al 17 novembre per decidere direttamente nel merito, in una maxi-udienza nella quale confluiranno altri tre ricorsi gia' depositati o in fase di presentazione.

 

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