Acli/ Il presepe multietnico di Perugia è lo specchio del nuovo mondo
PERUGIA - E' andata in scena, malgrado un freddo polare, la prima straordinaria e struggente rappresentazione del presepe multietnico animato da migranti provenienti da tre paesi di tre continenti diversi: i peruviani con loro sgargianti e allegri vestiti indios; i filippini avvolti nei loro elegantissimi abiti orientali; i camerunensi con i colorati e vivaci costumi africani.
Tre Bambini Gesù e tre sacre famiglie che emanano una grande dolcezza ed un grande sentimento di amore, testimonianza di un cristianesimo autentico e vivo di cui si sono spesso perse le tracce nella nostra società consumistica e pigra; ogni quadro inserito in una capanna ricostruita secondo le tradizioni dei luoghi di provenienza e accompagnato da gruppi vocali e musicali che hanno proposto ciascuno le scene della natività e cantato le musiche e le nenie natalizie delle proprie tradizioni.
Come nel primo presepe francescano, ad assistere alla rappresentazione uno stuolo numeroso di migranti provenienti da molti paesi del terzo mondo;
molti meno purtroppo i perugini, che hanno così perso la prima occasione per partecipare ad un evento che sinora non è mai stato rappresentato nel mondo.
L'OCCASIONE SI RIPRESENTA PERO' DOMENICA 2 GENNAIO E IL GIORNO DELL'EPIFANIA SEMPRE IN BORGO VENTI GIUGNO, DALLE ORE 16 ALLE 18, PRESSO IL GIARDINO DEL CIRCOLO ACLI PENNA RICCI CHE ORGANIZZA L'EVENTO.
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