Accordo tra Conferenza de Sindaci e Sindacati per il futuro del Trasimeno
Firmato questa mattina, presso la sede del Comune di Magione, un accordo tra la Conferenza dei sindaci del Trasimeno, nella persone del presidente, Massimo Alunni Proietti e la Cgil di Perugia, rappresentata da Francesco Bartoli, assistito da Sergio Bartoccioni dello Spi Cgil, e da Federico Armati della Fp Cgil allo scopo di attivare azioni comuni per affrontare il particolare momento di difficoltà che sta attraversando il Trasimeno «a causa della crisi internazionale – ha affermato al riguardo Francesco Batoli – e delle ricadute che la manovra di assestamento del bilancio 2010 e la Finanziaria del 2011, hanno prodotto, che producono, e che produrranno».
Secondo il rappresentante sindacale, infatti, la forma di questo accordo si differenza da quello degli anni precedenti perché segnato da un momento di difficoltà maggiore e con un percorso di uscita dalla crisi che si presenta pieno di difficoltà «in cui i più colpiti – prosegue – saranno nuovamente i lavoratori, i pensionati ed i giovani» a dimostrato, come si legge anche nel documento firmato dalle due parti, dal fatto che «non accenna a diminuire il ricorso alla cassa integrazione, ed aumenta la disoccupazione».
«L’accordo firmato – è stato il commento del presidente della Conferenza dei Sindaci – riconferma un dialogo tra le parti ,che è ormai prassi consolidata, e rappresenta una base su cui costruire un lavoro di confronto tra tutte le parti sociali del territorio». «Per questo, a breve – fa sapere Alunni Proietti – verrà convocato un tavolo di concertazione con il sindacato, le associazioni delle imprese, e tutte le forze sociali sul territorio, per avviare la discussione sulla situazione economica, sulla ripresa dello sviluppo del Trasimeno e sulla ridefinizione della sua identità».
Negli obiettivi dell’accordo: a lotta serrata all’evasione, attraverso accordi con la Guardia di Finanza e L’Agenzia delle Entrate, per gli accertamenti ed il controllo dell’ISEE, la cancellazione di eventuali sprechi e la riduzione di spese non prioritarie in un momento di crisi, Il reperimento di risorse per lo sviluppo la crescita ed il lavoro; che le tariffe per i servizi a domanda individuale, qualora attivate, dovranno essere proporzionalmente calcolate per i redditi più alti attraverso l’uso rigoroso dell’ISEE.
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