PERUGIA (Avi News) – Siglato un accordo tra il Consorzio Agribiologico Agribosco e Ostara, la società belga importatrice esclusiva di kamut dal nord America e titolata ad istruire contratti di coltivazione in Europa. Con questa intesa il consorzio umbro di Sigillo, che conta oltre 120 aziende agricole sparse tra Umbria, Marche, Toscana, Lazio e Puglia, fino al 2014 diventa partner di Ostara-Kamuta Enterprice of Europe.

Sono tre i punti principali dell’accordo: Agribosco ha ottenuto l’esclusiva in Italia per la coltivazione di kamut, un tipo di grano duro ricco di proprietà qualitative e nutritive, fino ad un massimo del 20 per cento della quantità annualmente importata da Ostara in Italia, primo mercato mondiale per questo cereale. Ha poi l’esclusiva nella gestione della logistica italiana: infatti, tutto il kamut venduto in Italia sarà stoccato e miscelato negli impianti di Sigillo e da lì ridistribuito. Infine, Agribosco diventa importatore di primo livello di questo cereale, ponendosi sul mercato mondiale e acquisendo materia prima alle migliori condizioni economiche.

I particolari dell’intesa sono stati presentati durante una conferenza stampa da Marzio Presciutti Cinti, direttore generale di Agribosco, e dal consigliere regionale del Partito democratico, Gianfranco Chiacchieroni. Un accordo importante, dunque, per il consorzio (che ha un fatturato di 3.200.000 euro) e che fornisce ulteriori risorse per il consolidamento strutturale dell’azienda in termini di investimenti.

“L’azienda umbra si impegnerà a produrre grandi quantità di kamut – ha spiegato Gianfranco Chiacchieroni – e questo rappresenta una nuova strada per le nostre imprese, ma anche un accordo commerciale e un progetto economico importante per l’Umbria”.

Agribosco da oltre 20 anni coltiva prodotti biologici, seguendone la produzione dalla coltivazione in campo fino alla realizzazione del prodotto finito. “Siamo specializzati nella selezione, decorticazione, molitura, confezionamento di cereali e legumi e nella produzione di conserve alimentari – ha ricordato Marzio Presciutti Cinti -. Le materie prime sono provenienti da coltivazioni bio realizzate dal Consorzio Agrobiologico Agribosco, gruppo che racchiude oltre 120 aziende, e che punta su tre aspetti: filiera corta ed equa, realizzazione di un biologico ‘democratico’, cioè di prodotti sani, di alta qualità, ma ad un prezzo accessibile, e ricerca e promozione di sementi antiche, primi fra tutti farro”.

“La parte più interessante dell’accordo – ha concluso il direttore generale - è la possibilità per Agribosco, cioè per i soci del consorzio, di coltivare in esclusiva in Italia un’importante quantità di kamut. Questo determinerà ricadute estremamente positive su tutto il tessuto agricolo umbro, perché si avrà la possibilità di coltivare un cereale che si adatta perfettamente anche ai terreni marginali della nostra regione, portando un valore in quelle aziende agricole finora penalizzate perché impossibilitate a condurre coltivati estensive”.

Da sottolineare il valore economico di Ostara che ha un fatturato in Europa di 12 milioni di euro: con questo accordo il fatturato in Italia sarà più o meno del 20 per cento (circa 2 milioni e mezzo).

Rosaria Parrilla
 

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