PERUGIA – Dalla doccia fredda di ieri alla speranza di oggi. Unanimi reazioni positive hanno suscitato infatti in Umbria le dichiarazioni rilasciate dal ministro Passera e dai vertici di Thyssen-Outkumpo al termine dell’incontro romano di ieri, nel corso del quale si è discusso sul futuro del sito ternano. Un incontro che non era iniziato nel migliore dei modi, tanto che le dichiarazioni rilasciate a caldo dai rappresentanti dell'Umbria non lasciavano presagire nulla di buono, e, invece, pare essersi verificata la svolta auspicata he porta decisamente verso il tempo buono. Così pare, almeno, leggendo il comunicato di Outokumpu nel quale la muultinazionale finlandese si dichiara  disposta a rinunciare allo spacchettamento.

E così ecco che oggi, a leggere le nuove prese di posizioni di rappresentanti delle istituzioni regionali e del sindacati, si palesano umori ben diversi: la schiarita pare esserci stata.

La presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha parlato ad esempio di “Un passo in avanti importante per assicurare l’integrità del sito industriale Ast di Terni, comprensiva anche delle unità industriali quali la linea BA2 e il Tubificio, nella fase di evoluzione dell’assetto proprietario”.

“Fin dal primo momento – ha aggiunto - le istituzioni umbre, facendosi interpreti anche delle preoccupazioni dei lavoratori e delle forze economiche e sociali, hanno ritenuto condizione imprescindibile il mantenimento dell’integrità del sito industriale di Terni in tutte le sue componenti e gli assetti presenti, a garanzia della competitività dell’industria e dell’occupazione che oggi assicura. Le dichiarazioni di Outokumpu e del ministro Passera  - aggiunge - rappresentano una tappa di un percorso ancora difficile e complesso. Dove fondamentale sarà il rapporto con la Commissione Europea e con le due multinazionali, Thyssen e Outukumpu”.

La presidente Marini ritiene anche “importante che il Governo italiano abbia assunto su di sé con forza e determinazione le istanze espresse dalle istituzioni umbre e dai sindacati in rappresentanza degli interessi della comunità. Ci attendono - sottolinea - alcune settimane e mesi di intenso lavoro istituzionale anche nell’ambito delle relazioni industriali e del lavoro. Non solo per scongiurare lo smembramento del sito di Terni, ma anche per assicurare un assetto proprietario che sia di garanzia per il mantenimento della capacità industriale e occupazionale delle Acciaierie di Terni”.

“L’unità delle istituzioni locali, delle forze politiche, delle parti sociali e delle organizzazioni sindacali- conclude la presidente della Regione Umbria - è l’elemento di maggior forza  che possiamo mettere in campo nel complesso percorso decisionale dei prossimi mesi”.

Stesso tono quello tenuto dal presidente della Provincia di Terni,  Feliciano Polli, secondo il quale gli incontri di ieri a Roma si sono rivelati “importanti perché hanno dimostrato attraverso un confronto serrato e duro tra le istituzioni, i sindacati, il Ministero dello Sviluppo e il Ceo di Outokumpu una posizione forte, unitaria e decisa di tutti i soggetti in gioco, a partire dal governo italiano, nel respingere l’impostazione dell’ultima proposta della multinazionale e nel rivendicare che nella cessione venga salvaguardata l’unitarietà del sito integrato ternano”.

Per Polli, il comunicato di Outokumpu, che contiene anche le dichiarazioni del Ceo Mika Seitovirta, e quelle del Ministero dello Sviluppo, entrambe diramate a conclusione delle riunioni svoltesi ieri, dimostrerebbero “ un’importante apertura rispetto alle posizioni unitarie rappresentate da governo, istituzioni e sindacati”.
“Tale apertura – osserva Polli -  conferma la validità e la fondatezza delle nostre impostazioni e impone tuttavia una costante attenzione e determinazione nelle prossime decisive settimane perché tale apertura possa diventare una prospettiva concreta per il futuro del sito industriale ternano, per ciò che esso rappresenta per il territorio e per l’intero paese”.

Giudizio ugualmente positivo da parte della Cgil umbra che, in una nota a firma di Claudio Cipolla, segretario generale Fiom Cgil Terni, Attilio Romanelli, segretario generale Cgil Terni, e Mario Bravi, segretario generale Cgil Umbria, considerano decisiva la mobilitazione dei lavoratori ed invitano ora alla massima vigilanza affinché le promesse vengano mantenute.

“Riteniamo importanti – si dice nella nota - le dichiarazioni rilasciate oggi, a mezzo di una nota stampa, dal Ceo di Outokumpu, Mika Seitovirta, dopo gli incontri di ieri con le istituzioni locali umbre, i sindacati e il governo italiano. Come Cgil e come Fiom abbiamo sin dal primo momento sottolineato come punti fermi e indiscutibili la strategicità del sito Tk-Ast di Terni, la difesa dell'unitarietà delle produzioni e, come conseguenza, dell'assoluta qualità dei prodotti lavorati in Umbria”.

“Per questo motivo – si ggiunge nella nota -, accogliamo con soddisfazione il cambio di rotta della multinazionale, sia per quanto riguarda l'annuncio dell'integrazione delle acciaierie ternane con le tre strutture commerciali europee, sia, soprattutto, per quanto riguarda la disponibilità a procedere ad un'eventuale cessione, senza intaccare l'unitarietà del sito. Vediamo nelle parole di Seitovirta un importante quanto dovuto riconoscimento del valore del polo siderurgico di Terni, che, ricordiamo, rappresenta un'eccellenza non solo a livello italiano, ma anche europeo”.

“Evidentemente – si sottolinea -, la mobilitazione dei lavoratori e l'impegno delle organizzazioni sindacali territoriali e nazionali, hanno determinato questo rilevante cambio di impostazione”.
“Naturalmente – è la conclusioner -, come sindacato, continueremo a vigilare affinché stavolta le promesse siano mantenute e il futuro produttivo di Ast non sia mai più messo in discussione”.

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