PERUGIA - La giunta regionale fa tornare indietro di anni l’Umbria sul campo dei diritti con la decisione di abrogare la delibera regionale del 2018. Cancellando l’indicazione per gli ospedali di organizzare con day hospital il servizio per l’interruzione volontaria della gravidanza, di fatto si va contro la libertà e l’autodeterminazione delle donne, rendendo così più difficile il ricorso all’aborto farmacologico.

Una scelta che purtroppo non ci stupisce, viste le idee da sempre espresse sul tema da diversi esponenti della destra, sia a livello regionale che nazionale.  Come avevamo detto dopo le elezioni, però, riteniamo sia impensabile fare passi indietro in Umbria sui diritti come l’aborto. Perciò  siamo pronti a continuare la nostra opposizione riguardo a scelte così assurde, sostenendo le mobilitazioni delle associazioni delle donne.

Rifondazione comunista Perugia

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