PERUGIA - La decisione del Governo, in nome di una produttività tutta ancora da provare, di far festeggiare le ricorrenze civili solo nei giorni festivi e non in quelli del normale calendario, non piace a nessuno. A quelli più politicizzati perchè sarebbe svilire dei valori consolidati e fondanti, a quelli più attaccati al commercio perchè senza ponti addio vacanzieri, addio guadagni.

Una presa di posizione contro il Governo è griffata presidente Amoni di Confcommercio dell'Umbria: "Sarebbe deleterio per il turismo, soprattutto in Umbria, se il decreto del governo sull''accorpamento dei ponti (25 aprile, 1 maggio, 2 giugno) divenisse operativo. L'Umbria vive di turismo - ha aggiunto Amoni - e l''accorpamento dei ponti sarebbe pesante per il settore. Confidiamo dunque che questa norma nel corso dell'approvazione parlamentare della manovra sia modificata".

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