Hanno superato già quota 11mila gli abbonamenti al trasporto pubblico locale a tariffa agevolata attivati in via sperimentale a favore degli studenti universitari, per l’anno accademico 2022-2023, in base a una convenzione fra Regione Umbria, Università degli Studi di Perugia, Comune di Perugia, Busitalia e Minimetrò S.p.A, cui si è aggiunta ora l’Università per Stranieri di Perugia. Un abbonamento integrato, che consente di viaggiare in tutta la regione, che dal 1 dicembre scorso si sottoscrive direttamente on line, sul portale web di Busitalia.

 “In Umbria – ha sottolineato l’assessore regionale Melasecche – abbiamo introdotto una misura unica in Italia, intanto in via sperimentale ma con la volontà di renderla strutturale, che consente agli studenti iscritti ai nostri Atenei di viaggiare a un costo del titolo di viaggio di 60 euro annuali, che diventa un costo zero se si ha diritto al bonus statale per i trasporti di pari importo, utilizzando i vari servizi di trasporto, dagli autobus ai treni della ex Fcu, dal minimetrò di Perugia alla funicolare di Orvieto, per spostarsi su tutto il territorio regionale”.

   “Dall’inizio del mese - ha proseguito - è stata attivata la nuova modalità di sottoscrizione del Pass-Tpl, non più cartaceo, ma con accesso online e dunque senza effettuare spostamenti, né mettersi in fila agli sportelli di Busitalia. Invitiamo, pertanto, gli studenti universitari che non l’abbiano ancora fatto a cogliere questa opportunità. Il nostro obiettivo è raggiungere almeno il 67%, con 19mila titoli di viaggio agevolati, auspicando di arrivare al 100%, per una minore spesa pubblica ma soprattutto perché questo decreterebbe il vero successo della nostra misura, costruendo la base per renderla strutturale”.

   Il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ha sottolineato a sua volta l’importanza della sperimentazione, “da far conoscere e promuovere il più possibile, in quanto opportunità straordinaria per la quale da tempo ci siamo adoperati – ha detto – e che vogliamo mantenere e offrire agli studenti per rendere ancora più attrattive le nostre Università. Già è stato raggiunto un numero significativo di sottoscrizioni, e non era scontato, a conferma della rilevante domanda da parte degli studenti. Ora dobbiamo impegnarci per raggiungere livelli più alti, per confermare negli anni le agevolazioni, con l’auspicio di estenderli anche agli studenti dei prestigiosi istituti culturali formativi cittadini e regionali”.

 Bravi bravissimi: ora però ci aspettiamo che qualcosa si faccia per gli studenti delle medie e delle superiori. Si può fare, era impossibile pensarlo per gli universitari ed ora ci troviamo a raccontarlo. Lo sforzo si deve fare, almeno per le famiglie biuù bisognose, e sono tante.

Condividi