Il Tribunale di Perugia ha annullato l’appalto “pirata” per il servizio di vigilanza e ripristinato il pieno rispetto del contratto nazionale di riferimento. Questo significa per i lavoratori un incremento di oltre 2 euro l’ora e soprattutto la piena regolarità contrattuale. “Le battaglie sindacali quando c’è determinazione e compattezza si vincono - affermano in una nota Vasco Cajarelli della Filcams Cgil di Perugia e Nicola Cassieri della Uiltucs Uil - e stavolta abbiamo vinto, anzi, hanno vinto soprattutto i lavoratori degli appalti del tribunale di Perugia che sono stati tutti riassunti (anche quelli con contratto a termine) da una nuova importante società, la Dussmann, con tutte le garanzie della convenzione Consip”.
I sindacati alcuni mesi fa avevano denunciato l’irregolarità dell’appalto attivato presso il tribunale di Perugia con un “contratto pirata” (non sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil), che prevedeva una paga oraria per gli addetti di appena 4,57 euro l’ora. Adesso, con l’applicazione del contratto nazionale di riferimento, quello del multiservizi, i lavoratori torneranno ad una paga oraria di circa 7 euro e potranno contare su tutte le garanzie contrattuali”.
"Questa battaglia vinta speriamo possa essere un esempio anche per le tante altre situazioni di appalti, spesso pubblici, in cui prevale il criterio del massimo ribasso e si dà spazio a contratti di comodo, non rappresentativi e fortemente penalizzanti per lavoratrici e lavoratori - spiegano ancora Cajarelli e Cassieri - Va chiarito una volta per tutte che quei contratti sono irregolari, anche dal punto di vista contributivo, come ha affermato recentemente il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, facendo riferimento alla legge 388. Le aziende e gli enti appaltanti devono sapere che rischiano che la stessa Inps chieda gli arretrati dei contributi non versati. Da parte nostra - concludono i segretari di Filcams e Uiltucs - continuerà la battaglia a tutto campo per l’applicazione dei contratti nazionali in tutti i cambi di appalto”.
Il Tribunale di Perugia ha annullato l’appalto “pirata” per il servizio di vigilanza e ripristinato il pieno rispetto del contratto nazionale di riferimento. Questo significa per i lavoratori un incremento di oltre 2 euro l’ora e soprattutto la piena regolarità contrattuale. “Le battaglie sindacali quando c’è determinazione e compattezza si vincono - affermano in una nota Vasco Cajarelli della Filcams Cgil di Perugia e Nicola Cassieri della Uiltucs Uil - e stavolta abbiamo vinto, anzi, hanno vinto soprattutto i lavoratori degli appalti del tribunale di Perugia che sono stati tutti riassunti (anche quelli con contratto a termine) da una nuova importante società, la Dussmann, con tutte le garanzie della convenzione Consip”.
I sindacati alcuni mesi fa avevano denunciato l’irregolarità dell’appalto attivato presso il tribunale di Perugia con un “contratto pirata” (non sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil), che prevedeva una paga oraria per gli addetti di appena 4,57 euro l’ora. Adesso, con l’applicazione del contratto nazionale di riferimento, quello del multiservizi, i lavoratori torneranno ad una paga oraria di circa 7 euro e potranno contare su tutte le garanzie contrattuali”.
"Questa battaglia vinta speriamo possa essere un esempio anche per le tante altre situazioni di appalti, spesso pubblici, in cui prevale il criterio del massimo ribasso e si dà spazio a contratti di comodo, non rappresentativi e fortemente penalizzanti per lavoratrici e lavoratori - spiegano ancora Cajarelli e Cassieri - Va chiarito una volta per tutte che quei contratti sono irregolari, anche dal punto di vista contributivo, come ha affermato recentemente il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, facendo riferimento alla legge 388. Le aziende e gli enti appaltanti devono sapere che rischiano che la stessa Inps chieda gli arretrati dei contributi non versati. Da parte nostra - concludono i segretari di Filcams e Uiltucs - continuerà la battaglia a tutto campo per l’applicazione dei contratti nazionali in tutti i cambi di appalto”.
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