In soli tre giorni di passa parola ‘i 7 circoli ribelli’ hanno raccolto 150 firme di iscritti al Partito Democratico (su un totale di circa 570 tesserati complessivi), il numero è più che sufficiente, secondo le norme dello Statuto del PD, per richiedere le Primarie di coalizione.

L’istanza delle Primarie ha contaminato ormai il 60% dei circoli attivi, si citano, tra le varie new-entry, quello di Ponte San Giovanni (che presenta una ventina di firme a sostegno delle Primarie), quello di Perugia Centro e quello di Colle Umberto: finiscono oggi ‘i 7’, iniziano e procedono ‘i 150’.

Le firme raccolte rappresentano un’istanza dal basso, dalla base degli iscritti del Partito Democratico di Perugia e rappresentano, altresì, un modo di concepire e vivere l'impegno politico: in trasparenza, con spirito di servizio nei confronti di tutta la comunità.

Dietro a ogni firma ci sono donne e uomini con la loro storia, la loro identità, la loro credibilità e il loro affetto verso la propria città, animate e animati dall’unico interesse di aprire un confronto politico largo, partecipato, inclusivo, in altre parole: democratico.

I promotori di questo percorso desiderano rivolgere un appello non solo agli altri iscritti del PD, ma anche a eletti ed elette, elettori ed elettrici, sostenitori e sostenitrici di tutte le forze politiche che a Perugia lavorano per costruire un’alternativa alle attuali forze di governo cittadino.

I 150 lanceranno, nelle prossime settimane, un’iniziativa larga, volta a parlare della città: un’assemblea che produrrà istanze al servizio di Perugia, qualsiasi sarà la candidata o il candidato Sindaco o Sindaca, un lavoro di proposta partecipato non potrà che avvantaggiare la comunità intera.

Uniamoci in una proposta credibile e forte, mettendo a sintesi esperienze e istanze.

Lo strumento delle primarie ha come unico e nobile obiettivo quello di dare la prima parola alle perugine e ai perugini: saranno poi le elezioni amministrative a dare loro l'ultima.

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