PERUGIA - Fino al 6 giugno scorso i nuclei familiari sostenuti dal Fondo di solidarietà delle Chiese umbre, a sostegno dei soggetti sociali più colpiti dalla crisi economica, sono stati 1.292 nelle otto diocesi dell'Umbria (109 ad Assisi, 132 a Città di Castello, 114 a Foligno, 52 a Gubbio, 116 ad Orvieto, 392 a Perugia, 140 a Spoleto e 237 a Terni), per i quali sono stati impegnati complessivamente 2.138.700,00 euro, grazie alla somma raccolta, che ammonta a 2.466.651,55 euro, frutto di tre distinte raccolte (marzo 2009-maggio 2010; giugno 2010-settembre 2011; ottobre 2011-giugno 2012).

Nell'aggiornare i dati sul Fondo di solidarietà a tre anni dal suo varo, la Ceu ricorda - in un comunicato - che le famiglie aiutate hanno ricevuto singolarmente contributi mensili di 250-300 euro (in media) per un periodo non inferiore a tre mesi con possibilità di rinnovo del contributo.

A richiedere quest'integrazione sono stati 245 nuclei familiari. Ad oggi - prosegue il comunicato della Ceu - la disponibilità del Fondo è di 327.951,55 euro, che dovrebbe garantire fondi da distribuire per tutto il 2012.

Dall'estate 2009 sono state alcune migliaia le domande di contributo ricevute e visionate dalle commissioni di valutazione. Il comunicato ricorda che 40 famiglie aiutate, una volta superate le difficoltà economiche (grazie al lavoro ritrovato) hanno tempestivamente comunicato la loro nuova situazione, così da rinunciare al sostegno a favore di altre famiglie.

Dei circa due milioni e mezzo di euro raccolti oltre la metà (1.257.379 euro) sono pervenuti dalla consulta delle fondazioni Casse di Risparmio dell'Umbria (Città di Castello, Foligno, Orvieto, Perugia, Spoleto e Terni e Narni) e da istituti di credito (Banca Popolare di Spoleto e Casse di Risparmio di Città di Castello, Foligno, Spoleto e Terni e Narni) e più di un terzo (769.811 euro) dalle tre collette delle diocesi umbre in oltre 600 parrocchie. Gli alunni di una scuola del ternano hanno raccolto 15.000 euro.

Altre somme significative sono pervenute da aziende, enti ed associazioni (100.000 euro dalla Coop Centro Italia nel 2009, 100.000 euro dalla Regione dell'Umbria nel 2012 e 22.000 euro dalla Coop Umbria Casa nel 2011). Anche privati benefattori (104.309,66 euro), parlamentari e consiglieri regionali (50.411,02 euro) non hanno fatto mancare il proprio contributo al Fondo, le cui spese di gestione (bancarie) sono state di appena 194,32 euro, in quanto tutti i suoi addetti hanno svolto opera di volontariato.
La prima raccolta aveva fruttato 1.325.320,65 euro, la seconda 501.188,14 euro, la terza 640.142,76 euro.

“Sono molto lieto - dice il vescovo di Terni, mons. Vincenzo Paglia, presidente della Conferenza episcopale umbra - che l'iniziativa promossa dalla Conferenza episcopale umbra abbia coinvolto davvero e in maniera sorprendente e capillare l'intera società umbra, che manifesta un'Italia bella, solidale, dando speranza in un momento particolarmente difficile. Certamente, questa piccola-grande iniziativa è una straordinaria rete che aiuta a salvare per le sue modalità di erogazione, creando un rapporto diretto e non anonimo con le famiglie in difficoltà, il tessuto della società della nostra regione”.
 

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