3° POLO UMBRIA – ALLA RICERCA DEI SEGGI (NON ANCORA PERDUTI) DEL PD
Di Ciuenlai - La lista dei candidati del terzo polo alle prossime elezioni politiche in Umbria è un vero tsunami, con onde alte diversi decine di metri, che si sono abbattute sul campo largo e, soprattutto sul Partito Democratico .
Se ne sono andati verso Renzi – Calenda Deputati, Consiglieri Regionali, segretari di partito, assessori di grandi comuni, vecchi sindaci della sinistra, esponenti di spicco della cultura regionale, prima legati al centrosinistra e i civici di Fora, che erano considerati uno dei pezzi forti della coalizione che dovrà presto contendere alla destra la Regione e i principali comuni. Scorrendo i nomi (Donatella Porzi, Carla Casciari, Andrea Fora) qualche maligno ci ha visto l’impronta della vendetta del duo Bocci – Marini.
Maldicenze a parte, quello che salta agli occhi e che può complicare le cose al Partito Democratico, è il radicamento in molti territori dei candidati proposti. Leonelli e la Casciari, come hanno dimostrato le loro partecipazioni alle elezioni regionali, hanno propri e consolidati consensi a Perugia, Grimani ex sindaco di San Gemini gode di un solido “pubblico”nel ternano dove è stato eletto parlamentare nella scorsa legislatura, Donatella Porzi (parliamo della ex responsabile organizzativa del PD del centroitalia) ha un suo elettorato consolidato in un territorio che va dalla media valle del Tevere al folignate e alla Valnerina, Marta De Angelis è stata una delle sorprese delle recenti comunali di Spoleto, Vittoria Garibaldi , l’ex sovraintendente è conosciutissima e stimata nel mondo della cultura umbra, oltre che reduce da una discreta performance alle scorse regionali (ha preso quasi mille preferenze nella lista Bianconi collegata al PD) e, infine, Luciana Bassini che ha conteso fino all’ultimo a Secondi lo scranno di Sindaco di Città di Castello, prendendo una “baracca di voti” (Ascani e Verini sono avvisati).
La ragione di questo terremoto è semplice. Il PD, non essendo più il centro del potere e del consenso elettorale, non ha più la possibilità di soddisfare i tanti appetiti interni ed esterni. E ho paura che visti gli atti, le emigrazioni continueranno. E’ in questo quadro che si è mossa la proposta del terzo polo. L’obiettivo di Leonelli e soci appare infatti chiaro. Formare una squadra in grado di contendere i seggi sicuri della parte più debole; il Pd. Obiettivo improbabile ma sul quale, viste le candidature, le contraddizioni e i litigi dei democratici, qualche sogno di fine estate può anche essere consumato.
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