TERNI - Questa mattina nella sala consiliare di palazzo Spada si è tenuta la commemorazione del 69° anniversario della Liberazione. Oltre al sindaco Leopoldo Di Girolamo, sono intervenuti il presidente della provincia Feliciano Polli, quello del consiglio regionale Eros Brega, le principali autorità civili, militari e religiose e le associazioni combattentistiche e d’arma. Alle ore 11 il corteo, accompagnato dall’orchestra d’Armonia città di Terni, ha raggiunto piazza della Repubblica, ponte Garibaldi e il monumento ai caduti di piazza Briccialdi per la deposizione delle corone commemorative. Contemporaneamente al cimitero cittadino è stata deposta una corona presso il monumento che ricorda i militari italiani caduti a Cefalonia.

Leopoldo Di Girolamo (sindaco di Terni): "Quella della Liberazione è una festa che appartiene a tutti gli italiani e nella quale la nostra comunità - la Terni medaglia d’argento al valor civile, la Terni di Germinal Cimarelli, medaglia d’oro al valor militare, la Terni della pace, della democrazia, dell’antifascismo - si riconosce pienamente".

Eros Brega (Presidente Consiglio regionale) - coesione e forza per superare difficoltà
"L'attualita' e l'importanza della festa del 25 aprile sta nella riproposizione di quella importante lezione di storia nella quale il popolo italiano ha dimostrato di avere la capacita' di ritrovare la coesione, il coraggio e la forza di superare le prove difficili".

In apertura del suo discorso Brega ha rivolto un pensiero di vicinanza e solidarieta' a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due maro' trattenuti in India, quindi, parlando della ricorrenza del 25 aprile, ha detto: "Terni ha dato un importante contribuito a scrivere questa pagina di Storia pagando in termini di distruzione, ricordo, infatti, che fu quasi completamente rasa al suolo dai 108 bombardamenti. Ma pago' anche con il sacrificio di migliaia di cittadini, la lotta di liberazione. Tanti furono i combattenti di quella stagione che decisero di essere protagonisti di quella lotta per la democrazia per dare a se stessi e alle generazioni future una prospettiva migliore. Uomini che in nome della liberta' e della pace combatterono sacrificandosi per ildovere morale di dare a un Paese povero, devastato dalla guerra, nuove possibilita' di crescita economica, sociale, culturale. E la nostra citta', che fu insignita della medaglia d'argento al valor civile, seppe rinascere. Seppe trovare nei valori dellapace, della liberta' e della democrazia, la molla per la suaricostruzione, una ricostruzione morale e materiale".
Il presidente dell'Assemblea legislativa umbra ha poi sottolineato la necessita' per Terni di "ripartire. La citta' puo' farcela – ha detto - e puo' ben sperare nel futuro se sapra' accogliere la lezione dei nostri padri, e se sapra' far propria la loro maturita' storica. Quella maturita' che sprona a fare tutti insieme, per il bene comune".

Tuttavia, proprio a proposito della crisi economica che sta investendo il territorio, Brega ha evidenziato come questa stia "alimentando il senso di sfiducia nelle istituzioni e nello Stato. Il populismo, la facile retorica, i venti di antisemitismo sempre in agguato, costituiscono dei pericoli per le nostre istituzioni. Il dilagare dell'incertezza presta il fianco, infatti, a pericolose demagogie  che rischiano di farci fare rovinosi passi indietro rispetto alle conquiste democratiche.  Contro la demonizzazione della politica – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale - e' bene ricordare che non c'e' democrazia senza alcuna forma di rappresentanza. La politica, di certo, ha mostrato i suoi gravi limiti e le sue responsabilita'. E oggi abbiamo il dovere di eliminare innanzitutto quell'atteggiamento autoreferenziale che la politica ha dimostrato negli ultimi decenni. Sta a noi, rappresentanti delle istituzioni per far tornare a vivere nei cittadini uno spirito di coinvolgimento rispetto alla cosa pubblica e al destino collettivo che ci ricorda quegli stessi sentimenti che furono cosi' forti, 69 anni fa, da liberare il Paese e portare la democrazia".
"Per fare questo - ha concluso Brega - dovremo avere il coraggio di affrontare il cambiamento, dovremo dare risposte al bisogno di rinascita del territorio, alla pressante richiesta di lavoro, alla necessita' di equita' e giustizia sociale".

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