PERUGIA - "Una grandissima giornata nazionale nella quale la parola d'ordine deve essere unione": così il vicepremier Luigi Di Maio ha parlato del 25 aprile arrivando all'ospedale di Perugia per una visita istituzionale.

"Unione - ha poi sottolineato - sui nostri valori fondanti, sulla nostra Costituzione e sui nostri nonni che ci hanno liberato e ci hanno permesso di avere una festa, quella della Liberazione, che ricorda il momento in cui l'Italia ha cominciato il suo percorso democratico che ci consente anche di essere in disaccordo tra di noi". "Il 25 aprile - ha aggiunto - è anche un giorno in cui ricordiamo che la Costituzione va ancora attuata in tanti punti. Siamo qui anche per mettere l'accento su un punto importantissimo: il diritto alla salute si garantisce ai cittadini se la sanità non viene politicizzata".
Per il vicepremier "serve una legge nazionale che stiamo portando avanti da mesi in Parlamento". "Speriamo - ha concluso Di Maio - che la Lega si muova a votare con noi".

Di Maio, accompagnato dal ministro della giustizia Alfonso Bonafede e dalla ministra della salute Giulia Grillo era all’ospedale di Perugia per partecipare all’insediamento del commissario straordinario Antonio Onnis, nominato per gestire l'Azienda ospedaliera dopo l'inchiesta su presunti concorsi 'pilotati'.
Al riguardo la ministra Grillo ha affermato che "La politica non deve interferire con la sanità, sia nelle nomine apicali sia nella gestione dei concorsi pubblici": "Questo Paese - ha quindi sottolineato - non può più attendere una seria riforma delle modalità di formazione delle tracce. Si devono usare sistemi informatizzati con estrazione attraverso algoritmi la mattina stessa dell'esame. Così facendo anche chi non ce la fa a non delinquere troverà maggiori difficoltà nel farlo".
Riferendosi alla situazione che si è venuta a creare in Umbria, il ministro l'ha definita di una "gravità allarmante".

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