Il 22 si va in piazza per la sanità umbra: La situazione di Terni
Il 22 ottobre a Perugia, in piazza IV Novembre, insieme alla Uil, la Cgil scenderà in piazza a sostegno della sanità pubblica, per chiedere che ripartano le assunzioni del personale, si proroghino i contratti in scadenza e si stabilizzino i precari, si potenzi finalmente la sanità territoriale, riducendo le liste di attesa e ponendo fine al fenomeno dei letti nei corridoi. “In questo quadro di carattere regionale è necessario evidenziare come la nostra azienda ospedaliera, il Santa Maria di Terni, da sempre ai vertici in Italia per qualità dei servizi e per presenza di professionisti eccellenti, negli ultimi anni sia scesa negli ultimi posti delle classifiche nazionali – scrive in una nota Giorgio Lucci, segretario generale della Fp Cgil di Terni - La nomina del nuovo direttore generale, seppure tardiva, ci induce però ad un cauto ottimismo. La conoscenza da parte del dottor Casciari (già direttore e commissario in precedenza) dell’azienda e dei professionisti è elemento positivo ed indispensabile per invertire la rotta del S.Maria”.
Dai primi incontri avuti dalla Cgil con il direttore è emersa la volontà di riaprire una fase di confronto e di dialogo con le organizzazioni sindacali e con il personale medico e del comparto dell’azienda , elemento “imprescindibile”, secondo la Cgil, per la riuscita del suo mandato.
Vista l‘impossibilità attuale di assumere personale per il blocco imposto dalla Regione (anche al turnover), è inevitabile una riorganizzazione dei servizi, che però, secondo la Cgil, non può ancora una volta penalizzare il personale, sottoposto a forti ritmi di lavoro e disagi da anni.
“Sempre come Fp Cgil – continua Lucci - abbiamo posto l’attenzione sulle criticità del Pronto Soccorso. La mancanza di filtro da parte del territorio, le carenze di personale e strutture non sempre adeguate, insieme all’eccessivo numero di accessi, hanno determinato lunghe ed estenuanti attese, alimentando spesso le giuste lamentele da parte dei cittadini. Va però anche sottolineato – precisa il segretario - come, grazie all’impegno e alla professionalità del personale, il pronto soccorso abbia continuato a prendere in carico i pazienti, garantendo assistenza a decine di migliaia di cittadini, ogni anno”.
Secondo la Fp Cgil di Terni è dunque positiva la decisione del direttore generale di attenzionare in primis questa struttura, riaprendo anche l‘osservazione breve, servizio che è prerogativa di un DEA di II livello e che può agevolare anche la presa in carico di altre strutture, pure in sofferenza (come medicine, chirurgie, geriatria e ortopedia). “Siamo però consci che il cambio di passo della direzione generale e l’impegno del personale non possono essere sufficienti – conclude Lucci - se manca infatti la collaborazione dell’assessorato e soprattutto la volontà politica di potenziare le strutture pubbliche, diventa difficile, se non impossibile, offrire ai cittadini i servizi di un tempo. Per questo il 22 ottobre saremo in piazza a Perugia e se il messaggio che manderemo non sarà recepito, non esiteremo a porre in campo altri strumenti di pressione, senza escludere anche il ricorso allo sciopero del personale”.
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